Quel Gretino del ministro Fioramonti “giustifica” solo i cortei che piacciono a lui

28 Set 2019 6:00 - di Francesco Storace

Quel Gretino del ministro Fioramonti ha fatto felici tante creature. Scuole deserte perché tanto quando si sciopera per il clima vale la giustificazione. E’ la felicità al governo che ieri ha raggiunto il suo apice, nelle piazze più amate dai marinari. Studenti caricati a mille, magari incollati con le orecchie a smartphone ecologici, prodotti nottetempo dal ministro dell’ambiente Costa. Peccato che le istituzioni debbano possedere il requisito della serietà, soprattutto in chi è preposto ad esse.
Quella che resta una libera e sicuramente legittima scelta legata all’opinione delle persone, diventa un obbligo per il ministro della scuola. E’ lui, Fioramonti, che decide qual è il corteo buono e quello brutto, quando uno sciopero può far marinare la scuola e quando no. Chissà se in piazza va CasaPound che cosa possono fare gli studenti…

A Fioramonti non bastano le tasse sulle merendine

Non è tollerabile che il titolare dell’Istruzione, come in un regime, si possa permettere di giustificare solo le sfilate gradite a lui. Perché nessuno potrà mai giustificare la sua assenza dal dovere istituzionale di garantire il buon andamento degli studi, frequenze comprese.
Un tempo avevamo la nonna che sta male, oppure il cuccioletto da far visitare dal veterinario. Adesso sono sufficienti i cortei. Quelli che piacciono a sua eccellenza il ministro. Andrebbe rimosso per indegnità uno così.
Anche perché va detta una cosa semplice semplice, ad un esponente di governo che in maniera papalina pensa di poter impartire giustificazioni urbi et orbi. Ma che ci stai a fare al ministero se aspetti uno sciopero per fare quelle cose che ti piacciono tanto? Fioramonti è quello delle tasse sulle merendine. Ma se fanno male – come pare di capire dal suo stranissimo pensare – allora non le devi tassare, ma le devi togliere di mezzo. Se sul clima la pensi come gli studenti, non devi aprire le classi per farli uscire, ma devi adottare con i tuoi colleghi provvedimenti adatti a far rientrare la protesta. Di ministri di lotta e di governo ne abbiamo già avuti abbastanza. E nessuno di loro è riuscito bene.

Un corteo contro l’eutanasia lo giustificherà?

Vogliamo essere sicuri che il ministro Fioramonti sia schierato contro la droga. Un corteo di studenti contrario alla cannabis meriterebbe l’esonero dalle lezioni o no? E se di questi tempi bui il Parlamento volesse spalancare ancora di più della Corte Costituzionale le porte all’eutanasia, egli autorizzerebbe l’uscita dei nostri figli dalle classi per protestare? Quegli studenti che avessero ancora la voglia di battersi per la famiglia naturale fondata sul matrimonio, avrebbero diritto allo sciopero con giustificazione? Oppure torniamo al tempo del Marchese del Grillo, io so’ io….? Chiarire, prego.
Fioramonti si è infilato in un tunnel dal quale non potrà più uscire, perché con i diritti non ci si può scherzare. Se puoi protestare tu, posso farlo anche io e persino – guarda un po’ – per i motivi opposti ai tuoi. Se un ministro pensa invece di sindacare sulle idee degli studenti, si fa male, perché non è il suo mestiere.
A proposito, eccellenza: sa mica che c’entrava Bella Ciao cantata dai giovani climatizzanti? Lo gridavano alla Luna? Per questo li ha giustificati?

Commenti

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  • Giuseppe Forconi 28 Settembre 2019

    Fioravanti come tanti altri , si fa per dire, ministri che sono arrivati a quei posti con i punti del sapone per lavastoviglie, cosa possono fare o dire se non minchiate. Vorrei sapere a quale centro raccolta per gente in cerca di lavoro posso iscrivermi, perche’ desidero essere impiegato come ministro. Siccome tifo per la Roma, cosa ne pensate se mi faccio impiegare come venditore di bibite all’Olimpico, potrei un domani diventare ministro?