Orrore a Roma, ritrovata l’anziana scomparsa a Ponte di Nona: con la testa bruciata e senza slip

19 Set 2019 15:11 - di Redazione

Il corpo di Amina De Amicis, l’89enne scomparsa da Ponte di Nona sei giorni fa,  è stato trovato questa mattina nel terreno davanti al centro commerciale Unico. Gli uomini della protezione civile che la cercavano da giorni e che questa mattina con 5 associazioni e i carabinieri si erano rimessi sulle sue tracce, l’hanno notata alle 10,30 nel terreno in via don Primo Mazzolari.

Il corpo a terra, in posizione supina all’interno di una buca e in stato di parziale decomposizione, gonfio e in posizione supina, le gambe piegate e allargate. Vestita, ma con la gonna tirata su e gli slip abbandonati accanto. La signora Amina potrebbe esser stata violentata da un uomo che l’avrebbe poi lasciata lì ormai senza vita, senza toccarle la borsa e i soldi che aveva con sé. Ma non solo, perché un particolare più di tutti rende fitto e terribile il giallo. La testa della donna era completamente bruciata al punto che, per riconoscerla, sono stati fondamentali gli occhiali da vista che al sole diventavano rosa. Uno “sfregio”, che però sarebbe stato compiuto altrove mancando sull’erba secca dal sole tracce di incendio. La tanichetta di un motorino, forse la stessa utilizzata per contenere il liquido infiammabile, è stata sequestrata dai carabinieri sul posto. Che sia stata portata lì in un secondo momento insieme al corpo è ancora tutto da capire. “L’hanno portata qui stanotte – sono convinti amici e parenti – noi fino all’ultimo l’abbiamo cercata e qui passano continuamente i residenti che portano a passeggio i cani”.

L’ultimo giorno in cui è stata vista viva, venerdì 13, Amina era andata prima dal medico, poi al bar per una spremuta e da lì all’edicola per acquistare le sue solite riviste. Le telecamere di sorveglianza hanno ripreso tutto il suo percorso, ma a un certo punto è scomparsa. “Non escludo – dice la figlia – che mia madre abbia accettato un passaggio”. “Noi l’abbiamo cercata da subito e in questa area siamo passati tante volte, senza mai averla vista – continua – Mia madre poi era una donna sveglia e lucida, non soffriva di Alzheimer e mai si allontanava”.

Altri particolari sull’inchiesta sono trapelati successivamente: non ci sarebbero segni di violenza sul corpo della donna. Sul cadavere è stata comunque disposta l’autopsia per accertare le cause della morte. Gli inquirenti al momento non propendono per la pista dell’omicidio. Anche il particolare della testa bruciata è stato ridimensionato: gli investigatori non escludono che la testa possa essersi annerita a causa della decomposizione. Anche questa ipotesi sarà chiarita dall’autopsia.

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