Odio socialista: Franco sfrattato dalla tomba che aveva fatto costruire per tutti i Caduti

25 Set 2019 15:28 - di Giovanni Trotta

La famiglia dell’ex caudillo spagnolo Francisco Franco è risultata sconfitta nel tentativo di bloccare i piani del governo per riesumare e spostare i resti dell’ex capo di Stato dal mausoleo Valle de los Caidos a un cimitero privato fuori Madrid. L’appello è stato infatti respinto all’unanimità dalla Corte Suprema di Madrid. La famiglia voleva che i resti fossero lasciati dove si trovano dalla morte di Franco nel 1975 – luogo di pellegrinaggio per i seguaci di Franco ed estremisti di destra – oppure che venissero trasferiti nella cattedrale dell’Almudena, nel centro di Madrid. La Valle de los Caidos fu fatta edificare da Franco per onorare tutti i morti della guerra civile spagnola.

A giugno scorso sembrava che Francisco Franco restasse nella Valle de los Caidos. Il Tribunale supremo spagnolo aveva infatti accolto la richiesta della famiglia e ne ha sospeso l’esumazione. Per un momento si era stoppata l’azione del governo socialista di Pedro Sanchez, che da un anno lavora per portare via i resti del “generalissimo” dall’imponente mausoleo della valle dei Caduti, che Franco stesso aveva fatto costruire ad una cinquantina di chilometri da Madrid. Il corpo di Francisco Franco avrebbe dovuto essere esumato il 10 giugno, per venir poi sepolto accanto alla moglie, nella tomba di famiglia del cimitero di Mingorrubio, alla periferia di Madrid. Ma il Tribunale speciale aveva fermato l’operazione, dato che un’altra Corte deve decidere su un ricorso presentato dai discendenti di Franco. Per il governo Sanchez la Valle dei Caduti, dove sono sepolti i caduti della guerra civile di entrambi gli schieramenti, sarebbe un ritrovo di nostalgici del franchismo, mentre la traslazione della salma dell’ex leader spagnolo la renderebbe un luogo di memoria condivisa delle vittime. I discendenti di Franco si sono opposti in ogni modo, con tutti i ricorsi possibili alla giustizia. C’è stato anche un tentativo, fermato dal governo, di far seppellire Franco nella cattedrale di La Almudena, una delle attrattive turistiche di Madrid. Recentemente poi il nunzio Renzo Fratini averva dichiarato che l’azione del governo spagnolo per trovare nuova sepoltura ai resti del dittatore ha avuto come effetto di “resuscitare Franco”. “Sinceramente ci sono tanti problemi in Spagna e nel mondo – ha detto il nunzio – lasciarlo (Franco) in pace era meglio, la maggior parte della gente, dei politici, la pensa così, perché è morto 40 anni fa. Quel che è stato, è stato. Dio giudicherà”. Fratini ha affermato che la Santa Sede “ha mantenuto una posizione neutrale” sul trasferimento dei resti di Franco. Ma il nunzio ha poi aggiunto che il governo di Madrid agisce per “motivi, soprattutto politici” e “ideologici”, lamentando come ci sia “chi vuole ancora dividere la Spagna”.

Appare scorretto che il governo di sinistra spagnolo, in articulo mortis, consumi la sua vendetta politica per un uomo amato – anche oggi – da milioni di spagnoli. La Spagna infatti rischia di tornare nuovamente alle urne, a pochi mesi dal voto del 28 aprile. Al termine di un giro di consultazioni con i quattro principali partiti, Re Felipe VI ha emesso pochi giorni fa un comunicato in cui si constata che “non esiste alcun candidato con gli appoggi necessari per ottenere la fiducia alla Camera dei deputati”. In base all’articolo 99 della Costituzione vi erano due mesi di tempo per formare un nuovo governo dopo il fallimento del primo voto d’investitura, avvenuto il 23 luglio.

(Foto: Infovaticana.com)

 

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

  • PAOLO GRAFFIGNA 26 Settembre 2019

    ESPANA UNA, ESPANA GRANDE, ESPANA LIBRE!
    ARRIBA FRANCO! ARRIBA ESPANA!

  • Giuseppe la Porta 26 Settembre 2019

    L’odio antifascista spagnolo è indegno di un paese civile e cattolico quale è la Spagna. Prendersela con uno Statista quale il Generalissimo è stato ,deceduto da 40 anni, è vigliaccheria pura . D’altronde gli antifascisti in Spagna come in Italia non sanno cos’è il senso dell’onore, della parola data e del rispetto verso i morti. Solidarietà alla famiglia di Franco e a tutti i Franchisti . Quando andrò in Spagna sarà mia cura recarmi a rendere omaggio prima al Generalissimo Franco e poi al mausoleo dedicato ai caduti della Guerra civile Spagnola.

  • Marco Angeletti 26 Settembre 2019

    Il signor Sanchez dovrebbe ricordare che Franco ha tenuto la Spagna fuori dalla seconda guerra mondiale e quel mausoleo, fatto costruire da lui per tutti i caduti, dovrebbe rappresentare una sorta di riappacificazione dopo una guerra sanguinosa……purtroppo i sinistrati non lo comprendono!

  • maurizio pinna 25 Settembre 2019

    L’odio dei compagni è sempre andato oltre la morte, laddove anche le tribù più selvagge riconoscevano un certo rispetto per i defunti. La salma di Benito Mussolini, dopo le perpezie da piazzale Loreto al trafugamento, venne tumulata di nascosto nel cimitero dei Cappuccini di Cerro Maggiore e restituita alla moglie 10 anni dopo, imballata con assicelle usate per fabbricare le cassettine della frutta.

  • FRANCO ZANINI 25 Settembre 2019

    In questi tempi di impazzimento generale e di ignoranza sesquipedale sulla Storia,succede che un Settimanale”Cattolico?” esulti per la notizia.Avvenire ,settimanale maestro di mistificazioni,ignora che le nostre truppe andarono a morire in terra Spagnola,compreso mio padre che ,ferito,sopravvisse,portando a guerra finita le testimonianze delle atrocità commesse dai Repubblicani Rossi sopratutto contro il Clero.Le foto raccapriccianti di Sacerdoti Crocifissi da vivi sono ancora nella mia mente,Invitiamo il Direttore di questo “Giornale su suggerimento” di vergognarsi nel gioire su una notizia che nobilita gli assassini dei ministri di Dio.