Merendine, sui social profluvio di battute. E c’è chi lancia lo snack sovranista

23 Set 2019 17:06 - di Redazione

La tassa sulle merendine, che Giuseppe Conte ha definito “praticabile” e che Luigi Di Maio ha seccamente respinto, è uno dei temi più commentati sui social.

In particolare su Twitter l’argomento è al primo posto tra quelli di tendenza. C’è di tutto: chi posta foto di pane e pomodoro o di pizza con la mortadella, sostenendo che quelle sarebbero veramente merende sovraniste, e chi ironizza sulla smania fiscale della sinistra di tassare tutto: “Non toccatemi la girella che sennò mi girano le brioscine …”. Un altro utente tira le somme: “Insomma ci vogliono al freddo, vestiti con abiti rattoppati di 30 anni fa, mentre laviamo pannolini all’acqua di fonte, andando al lavoro in bicicletta con bottigliette di vetro svedesi e bambini senza merendine”. 

Giovanni Toti, presidente della Liguria, posta una sua foto mentre mangia la focaccia con questo commento: “Quando ti tassano le #merendine ma tu vivi a Genova e hai la focaccia…”. Anche i napoletani si sentono al sicuro dalla nuova tassa e fanno notare che babà e sfogliatelle non sono per ora tra i dolci che il governo ha preso di mira. 

Vanno forte i consigli alternativi: “Dopo la contrastata decisione del governo di tassare le merendine mia nonna ha deciso che per colazione è l’ora di tornare al suo ever green: PANE, ACQUA E ZUCCHERO”.

C’è chi fa notare, con maggiore serietà, che il cibo spazzatura viene scelto dalle classi meno agiate e quindi la nuova tassa rischia di colpire proprio gli ultimi: “Vi svelo un segreto: merendine e bibite gassate spesso, non sempre, sono scelte anche perché costano meno del cibo sano. È dura, ma è così. Quindi: quale classe sociale sarà più colpita? Domanda da un milione di dollari”.
Infine ci sono quelli che postano le foto dei dolci preparati in casa e avvertono: “Da me non avrete un soldo, mi sto preparando”. Anche Giuseppe Conte ci scherza sopra: “Noi siamo per il pane e salame”. Una battuta o una minaccia?

 

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *