Meloni a Sky: “Maretta con Forza Italia? Un po’ di nervosismo è normale…» (video)

30 Set 2019 13:02 - di Elsa Corsini

La truffa di palazzo del governo Conte bis, l’ipocrisia grillina, il sorpasso su Fratelli d’Italia, le proposte di legge sul deficit pubblico,  il patto anti-inciucio. Tanti gli argomenti affrontati da Giorgia Meloni, ospite di Start su Sky tg24. Prima dell’intervista un video-collage trasmesso in studio ha ripercorso le tappe di Fratelli d’Italia dalla “incomprensibile”  crisi di agosto passando per la manifestazione tricolore sotto Montecitorio fino ad Atreju 2019, la tradizionale kermesse della destra che si è conclusa la scorsa domenica.

Meloni: Renzi è pericoloso per gli italiani

Si parte con Matteo Renzi intervistato oggi dal Foglio. «Renzi dice che Salvini è il più pericoloso per la democrazia? Per me il più pericoloso di tutti per gli italiani è Renzi, quando è stato al governo e adesso: ha dato il la al governo che è il più distante dal sentimento popolare della storia d’Italia e poi il giorno dopo si è fatto un partito suo, mollando il partito che aveva costretto a fare quell’accordo. Con quale obiettivo? – incalza la Meloni – spartirsi le nomine. E mi fa ridere che si chiami Italia Viva: fossero vivi, si presenterebbero alle elezioni…». Della crisi che ha portato al governo giallorosso, dice di non averla ancora compresa: «Ho sempre sostenuto che i 5stelle era un‘altra faccia della medaglia di sinistra, lo dissi a Salvini, non puoi governare  con loro se vuoi essere coerente con il programma elettorale con cui ti sei presentato agli italiani. E che sono di sinistra si vede». La Meloni ricorda il pressing fatto all’indomani delle elezioni europee: «Se la crisi si fosse aperta allora, non sarebbe finita così, con un’operazione di palazzo. All’epoca non c’erano gli alibi della manovra alle porte e anche il presidente della Repubblica, di fronte a una indicazione così chiara dei cittadini non avrebbe potuto dare il via a un governo così distante dal responso popolare».  

«Ora i 5Stelle sono diventati il tonno dentro la scatola»

«Ci hanno detto che bisognava fare il governo perché l’Italia rischiava di andare in amministrazione controllata: non si sarebbe fatto in tempo a fare la manovra e sarebbe aumentata l’Iva. Il primo provvedimento del governo invece è l’aumenti dell’Iva. Il gioco delle tre carte che stanno facendo sul tema del contante – spiega la Meloni –  funziona così: l’Iva aumenta per tutti, ma per non dirvi che vi aumentiamo l’Iva vi diciamo che, su alcuni dei prodotti sui quali l’Iva aumenta, “se pagate con il bancomat, vi scontiamo l’aumento che vi stiamo facendo”. Sul debito pubblico non è meno tranchant. «Quando spendi i soldi in deficit vuol dire che non li hai, che stai facendo cambiali. Per questo ho trovato vergognoso il brindisi del balcone. Vanno spesi, certo,  non con festeggiamenti, ma per opere infrastrutturale, per qualcosa che resti ai tuoi figli, per le grandi opere non per il reddito di cittadinanza».

«Berlusconi nervoso? È normale»

Fdi sopra Forza Italia nei sondaggi ha cambiato qualcosa nei rapporti con Berlusconi? «Per me non è cambiato nulla. Ho visto delle dichiarazioni un po’ forti nelle ultime ore, ma insomma… Berlusconi l’ho anche sentito ieri», risponde la leader di Fdi, sottolineando che in una coalizione è normale che ci siano rapporti competitivi. «L’elettorato tende a muoversi all’interno del centrodestra, per cui ci sta che, quando uno scende e l’altro sale, ci sia nervosismo, maretta… Ma sono anni che si lavora insieme e penso che in questo fine settimana ci vedremo».

Presidenzialismo e patto anti-inciucio

Il vero discrimine per lavorare insieme è avere un programma comune, un’idea comune di Stato e di legge elettorale. La Mel0ni conferma il suo parere favorevole alla proposta della Lega di abolire la quota proporzionale, è «interessante», dice. «Sono favorevole a un maggioritario all’inglese, ma può funzionare solo con un sistema bipolare altrimenti non verrebbe garantita la maggioranza», spiega ricordando la proposta di legge di Fratelli d’Italia per l’elezione diretta del capo dello Stato (o del governo a seconda del sistema) e il presidenzialismo, «l’unico sistema per far contare davvero i cittadini». Ed è su queste riforme che Fratelli d’Italia vuole rifondare il centrodestra: «Chiedo agli alleati di condividere la scelta del presidenzialismo unita al premio di maggioranza», dice la Meloni aggiungendo di essere anche favorevole alle preferenze. «Detesto le liste bloccate, ma so che su questo tema ci  sogno divergenze».

In Austria la destra è stata punita

Per nulla sopresa dal calo della destra austriaca alle elezioni: «La vittoria di Kurz in Austria è stata un po’ dopata, nel senso che la destra è stata oggetto di uno scandalo molto pesante, è stata penalizzata, giustamente…», ha detto la Meloni ricordando di avere con il presidente austriaco in sospeso la nota vicenda del doppio passaporto in Alto Adige, «se l’Austria pensa di poter dare il doppio passaporto a dei cittadini italiani, forse quei cittadini dovranno scegliere se essere italiani o austriaci». Ultimo sassolino di scarpa, il cosiddetto patto anti-inciucio. «È una nostra proposta di legge che ho chiesto agli alleati di centrodestra di condividere, tre anni fa però mi ritrovai sola in questa battaglia, e abbiamo visto perché», ricorda la Meloni che oggi torna a chiedere agli alleati di impegnarsi a non fare alleanze al di fuori della coalizione che si è presentata in campagna elettorale.  Infine una  confessione. Quanto è cambiata Giorgia Meloni da quando si è affacciata in politica?, chiede il conduttore di Start. «Spero di essere cambiata, ancora oggi, prima di fare una scelta importante, mi chiedo che cosa avrebbe fatto la Giorgia di 15 anni che si iscrisse al Fronte della Gioventù per cambiare il mondo e fare la rivoluzione…».

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