Mattarella deve evitare l’ultima porcheria sul commissario in Europa

2 Set 2019 6:00 - di Francesco Storace

C’è una cosa che però Mattarella deve fare. Evitare l’ultima porcheria di governo sul commissario italiano in Europa. Perché sarebbe inaccettabile una spartizione a due persino su questo.

Il presidente della Repubblica è ovviamente molto ascoltato dai partiti. E se fa bene a far sapere che lui non vuole entrarci con la gestione della crisi di governo, c’è qualcosa che proprio non deve lasciar passare. A meno che non si sia convinto anche lui – e ci rifiutiamo di pensarlo fino a prova del contrario – che la poltrona di commissario Ue debba diventare un’altra casella per comporre la faticosa spartizione del governo degli sconfitti. L’Europa come pedina della lottizzazione sarebbe oggettivamente difficile da tollerare.

Mogherini ultima prodezza

A quanto pare, il Partito Democratico (ma pure i  Cinquestelle) pretende di poter dire la sua – decidere – per il nome che dovrà essere mandato ad Ursula Von der Leyen. Una personalità che dovrà stare cinque anni in Europa. L’ultima prodezza del Pd la fecero con la Mogherini, inviata a Bruxelles da Matteo Renzi. Il suo operato è noto solo ai familiari.

Ma ne’ Zingaretti ne’ Di Maio – e naturalmente lo stesso Napoleone Conte – si pongono un problema di rappresentatività e di presentabilita’ dell’operazione.

È vero che tutti i campioni di questo governo in gestazione si sono caratterizzati in capriole verbali inenarrabili per fare esattamente il contrario di quanto avevano detto gli uni degli altri e viceversa; ma dovrebbe esserci almeno qualche limite non valicabile. E questo è proprio il mandato italiano in Europa. Di Maio, ad esempio, dopo la scoppola rimediata alle elezioni del 26 maggio, sempre nella logica legata alle sorti di governo, aveva detto che quel posto spettava alla Lega.

Mattarella deve intervenire

Chi decide il nome? Ursula Von der Leyen? Glielo suggerisce all’orecchio Angela Merkel? Chi mette il timbro sulla scelta?

E’ bene essere molto chiari e questo lo deve garantire proprio il Capo dello Stato. Mister (o Miss) Ics non rappresenta affatto il governo dell’Italia. In Europa gli esecutivi sono rappresentati  nel Consiglio dei Capi di Stato e di governo. La Commissione, invece, è l’istituzione nella quale i Paesi membri designano il rappresentante dello Stato, che poi “governerà” la Ue con i suoi colleghi provenienti dalle altre Nazioni. Il mandato della Commissione è quinquennale e ora va rinnovato. E non segue le sorti del governo del momento, perché altrimenti con tutti gli esecutivi che si sono alternati a palazzo Chigi avremmo dovuto avere un’infinità di Commissari Ue.

Il 26 maggio il popolo  italiano ha votato sull’Europa, tanto è vero che si è detto che non si era votato per il governo del nostro Paese, accantonando persino ogni ipotesi di rimpasto. Ed è risultato evidente che a vincere quelle elezioni sono stati solo due partiti appartenenti all’area sovranista: la Lega e Fratelli d’Italia. Qualsiasi scelta al di fuori sarebbe un altro schiaffo al nostro popolo. E Mattarella lo sa.

Se si sostiene che si può formare un governo sulla base dei seggi parlamentari che risultano dalle elezioni politiche della primavera 2018, conseguentemente non si può  ignorare la consultazione europea.

Ursula non deve comandare a casa nostra.

Commenti

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  • giorgio 2 Settembre 2019

    mi duole dirlo ma constato, spero di sbagliarmi, che il Presidente degli italiani sembra essere “sponsor” del “governo dei ciarlatani”, permettendo questo infame mercato delle “vacche”, alias poltrone. Occorre anche considerare che in altri tempi fu molto vicino se non appartenere a tutto tondo a quell’area che venne definita dei “catto comunisti”, e’ pur vero che erano altri tempi e la sua appartenenza era senza alcun dubbio seria ed onesta. In questa crisi si sono poi finalmente rivelati per quello che sono i grillini ed i piddini, trasformisti e voltagabbana oltre che ciarlatani; in piu’ mi chiedo se sia lecito che il Popolo Italiano Sovrano, o almeno dovrebbe esserlo, debba essere ostaggio di quel giullare-buffone di corte genovese e del voto di una piattaforma privata che puo’ essere facilmente manipolata soprattutto da chi la gestisce e che, comunque, non rappresenta l’intero movimento. Infine sono rimasto basito dall’atteggiamento delle gerarchie ecclesiastiche e dalle entrate a gamba tesa negli affari interni dello Stato, laico e non confessionale. E’ pur vero che lo hanno sempre fatto, ma ora mi pare abbiano oltrepassato ogni limite, fra le tante paragonare Salvini a Hitler, una vera bestemmia.

  • Nazzareno Mollicone 2 Settembre 2019

    Analisi perfetta e richiesta giusta! Andrebbe formalizzata anche direttamente al Presidente

  • Tita presti 2 Settembre 2019

    Quantità soprusi quante umiliazioni, chi è taciato di sovranismo, deve ancora sopportate? Voto a Dex e governa la sinix. Che palle…. La pazienza ha sempre un limite… Che poi sfoga in rabbia.