Lezzi: «Sono arrabbiatissima. La gente ci dice: vi diamo il voto e voi vi alleate con quelli…»
La senatrice 5S Barbara Lezzi è nota per essere una donna che in politica non si è sottratta allo scontro al vertice con nessuno. E neppure con la base degli elettori grillini delusi e amareggiati per i repentini voltafaccia imposti dal Movimento a fedelissimi e non. E così, facendo eco alle parole del leader Di Maio – che a margine dell’Assemblea Onu, e nel giorno in cui Lega e Italia Viva annunciano passaggi o trattative fra i due partiti e parlamentari pentastellati, «una ventina», secondo il vicesegretario della Lega Andrea Crippa, i parlamentari Cinquestelle «che stanno dialogando» con la Lega «in vista di un passaggio con noi»; cinque invece i senatori M5S che, spiega Italia Viva di Renzi, avrebbero contattato il gruppo di Palazzo Madama – e da New York si è affettato a chiarire che i loro «parlamentari non sono in vendita», ingoiato il rospo dell’esodo di gruppo la Lezzi sale in cattedra e bacchetta gli esuli in fuga dal M5S con fare austero e richiami tra il pedagogico e il mero calcolo politico che la portano a postare su Facebook: «Continuare per sempre la pratica del migliorare se stesso senza mai rinunciare alle proprie motivazioni, idee, aspettative. Da madre, questo vorrei trasmettere a mio figlio. E dal Movimento 5 Stelle mi aspetto lo stesso impegno. Lavoro per questo, ci sono da oltre dieci anni e ci sarò per sempre».
Lezzi furibonda: il suo post su Facebook contro gli esuli dal M5S
Così scrive sulla sua pagina Facebook l’ex ministro per il Sud Barbara Lezzi, senatrice del M5S, ma non prima di dichiararsi «arrabbiata perché non abbiamo più il ministero per il Sud? Per questo parlo? Certo, anche per questo. E lo rivendico a testa alta – rimarca l’esponente grillina – perché abbiamo lavorato in questi mesi quasi senza soldi. Perché ora arriva la nuova programmazione dei fondi e noi abbiamo abdicato alla responsabilità del cambiamento per ben otto regioni e le abbiamo riconsegnate a coloro che i cittadini avevano mandato a casa». Di più: poco dopo in un altro passaggio del suo post, la Lezzi si dice addirittura «arrabbiatissima, perché i miei conterranei mi dicono: vi abbiamo dato il voto e ci avete ridato i soliti personaggi. Ma mai e poi mai trovo nella mia delusione la motivazione del tradimento. Chi oggi è andato a ingrossare le fila del gruppo di Renzi lo fa con i nostri voti, con la fiducia conquistata dal nostro lavoro e dalla nostra severa opposizione. Di tutti a tutti i livelli. Se le ragioni del malcontento sono tali da rendere difficoltoso restare nel Movimento, armi e bagagli e te ne torni a casa per conquistarti la fiducia dei cittadini. E basta». Poi, la stoccata finale: «Il Movimento, però, non rinunci a migliorare se stesso. Emargini l’irriconoscenza e la saccenteria».