La sorella di Elisa al killer: «Ora piangi eh? Il minimo che puoi fare è marcire in cella»

9 Set 2019 15:07 - di Redazione

Non si dà pace la famiglia della povera Elisa. Eppure ci avevano sperato fino all’ultimo in un finale che non fosse tragico, e invece… Invece non c’è stato scampo per la vittima: e chi, come la sorella Francesca era quasi certo che Massimo Sebastiani non avrebbe potuto far del male alla persona che diceva di amare, si è dovuto dolorosamente ricredere. Elisa non c’è più: uccisa dall’uomo che diceva di esserne perdutamente innamorato: il suo corpo privo di vita è stato recuperato da un giaciglio di pietre e sterpaglie, improvvisato nella secca di un torrente in fono a un fosso dal suo assassino.

Il messaggio su Fb della sorella di Elisa al killer

«Ora piangi eh? Ahimé, non hai ancora incrociato la mia strada», riporta il duro sfogo affidato a Facebook da Francesca Pomarelli, la sorella di Elisa uccisa da Massimo Sebastiani e trovata dai carabinieri in zona Gropparello, a Piacenza. Sono parole dure, quella della giovane: del resto, la ragazza ha partecipato attivamente alle ricerche di sua sorella, continuando a sperare fino alla fine, e ora con rabbia dedica un messaggio a Sebastiani. «Ormai sei il mio incubo – scrive ancora su Facebook Francesca – se fossi seriamente pentito accetteresti l’ergastolo a testa china, senza attaccarti ad ogni cavillo… il minimo che puoi fare è marcirci in galera e non sprecare energie a giustificare un’azione impensabile. Ora piangi eh?… ma ahimè non hai ancora incrociato la mia strada»…

In un altro post il commovente addio alla sorella Elisa

Nei giorni precedenti al ritrovamento di Elisa Pomarelli, Francesca le ha dedicato dei messaggi giornalieri, che postava sulla pagina Facebook della sorella insieme alle amiche, per mantenere viva la speranza. Dopo l’ammissione di Sebastiani, la ragazza ha scritto un lungo e commovente post di commiato per Elisa. «Era bello provarci a oltranza – si legge – finché non ti annoiavi, finché non ti dimenticavi perché. Finché, semplicemente, non ti passava. Ora, invece, devi fartela passare a tutti i costi».

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