Il clima è “cosa loro”. A Milano cacciati dal corteo gli studenti leghisti, scontri a Palermo
Sfilano in piazza per il clima sulla scia del richiamo planetario della “Greta dei miracoli” ma poi cacciano i ragazzi non allineati. Nel giorno del Friday For Future in alcune città gli studenti della Lega sono stati fischiati e allontanati dal corteo studentesco come se la tutela dell’ambiente e le mobilitazioni ecologiche fossero “roba loro”. A Palermo, invece, una trentina di persone vestite di nero ha cercato di spezzare il serpentone che sfilava per il centro della città provocando tensioni e cariche da parte della polizia con fuggi fuggi generale.
A dare la notizia della discriminazione degli studenti del Carroccio è stato il deputato e coordinatore federale della Lega Giovani, Luca Toccalini: «Solidarietà ai ragazzi della Lega cacciati dal corteo per l’ambiente a Catania e insultati a Milano e Forlì. A differenza della sinistra e dei sindacati ci siamo presentati in tante piazze italiane senza bandiere di partito, ma nonostante questo una certa parte politica a suon di chiacchiere vuole intestarsi una battaglia che non è loro, ma di tutti i cittadini. Ringrazio i tantissimi giovani che ci hanno incitato a non mollare, insieme a loro nelle prossime settimane costruiremo un manifesto per l’ambiente con proposte concrete per il Paese».
Al corteo di Palermo invece ci sono state tensioni: la polizia ha acquisito alcuni filmati degli scontri avvenuti all’incrocio tra piazza Castelnuovo e via Ruggero Settimo. Secondo una prima ricostruzione, sembra che un gruppo di giovani appartenenti all’estrema destra siano arrivati con un loto striscione, tutti vestiti di nero, ma invitati ad andare via da un altro gruppo vicino agli antagonisti. Sono così partiti gli insulti e anche qualche scontro fisico tra manifestanti. Ma senza conseguenze. L’intervento dei poliziotti in tenuta antisommossa ha evitato che la situazione degenerasse.
E’ dal 68 che va avanti così: studenti catto-anarco-comunisti, compagni politici, radical arcobaleno e bicicletta viola, clero “di strada” e paracadute giustizialista. Qualche anno fa buttarono letteralmente fuori da un corteo il padre di Letizia Moratti, anziano ed invalido. In un Paese serio sarebbero dei furfanti, da noi sono dei democratici…pour ainsi dire