“Italia viva” di Renzi è già moribonda: comitati “fantasma” e telefoni muti
«Sarà pure “Italia viva”, ma i Comitati d’azione civica che dovrebbero animarla sembrano piuttosto privi di vita, perlomeno online». L’inchiesta del Fatto Quotidiano, che compare oggi sulla prima pagina del quotidiano diretto da Marco Travaglio, va a scandagliare la presunta rete di comitati civici del nuovo partito di Matteo Renzi per provarne a sondare la forza e la capacità di crescita. Ricavandone un giudizio poco ottimistico per Renzi: indirizzi sbagliati, numeri che squillano a vuoto, pocche persone a presidiare gli uffici in quei mille organismi lanciati con la Leopolda.
«Indagando sul web si scoprono parecchie ombre. Il motivo è facile da scoprire: la magigor parte dei comitato formatisi finora non consente agli utenti digitali di accedere alle informazioni, a partire dal sito Internet ufficiali, che li raccoglie tutti. Pur menzionando il nome del coordinatore e l’indirizzo della sede, mancano numeri di telefono ed email. Anzi, in più del 70% dei casi, il link di contatto che compare in fondi alle pagine di ciascun comitato riporta alla pagina stessa», scrive Valentina Celi sul “Fatto Quotidiano”.
Il quotidiano di Travaglio ha contattato una quarantina di comitati di “Italia viva”, molti dei quali rimandano a uffici legali o a blog personalk, perfino a profili Twitter, studi di ingegneria, un hotel. Un quadro non esaltante per chi propone un modello di efficienza politica e un nuovo modo di radicare il partito sul territorio. “Comitati di Matteo, più morti che vivi: risponde uno su quattro”, titola il Fatto. Cone dargli torto?
Ragazzi però diamo un’occhiata maggiore all’ortografia, l’articolo sembra scritto da un tunisino