Inferno a Maranello, 30enne chiude in casa madre e sorella e tenta di dare fuoco a tutto

20 Set 2019 17:17 - di Redazione

Inferno a Maranello, il dramma scoppia all’improvviso e quasi si rischia la tragedia, in una casa come tante, in una famiglia come tante… Una parola tira l’altra, i toni si accendono, l’atmosfera in famiglia si esaspera: e quando la madre confessa ai suoi due figli di volersi ricongiungere con il marito da cui è divorziata, padre dei due, il ragazzo 30enne non ci sta. Di più: non solo non è assolutamente d’accordo, ma prova a imporre il suo divieto alla mamma e alla sorella che, per proteggere la donna da un pugno, viene colpita in pieno volto…

Notte da incubo a Maranello: giovane violento con la madre e la sorella

Il delirio si scatena a Maranello (Modena), quando è l’1 e 30 della notte e il figlio 30enne della coppia, un giovane senza precedenti, viene arrestato dopo aver sequestrato in casa e minacciato la madre e la sorella, tentando di dare fuoco all’abitazione. I carabinieri, agli ordini del maggiore Camillo Giovanni Meo, comandante della compagnia di Sassuolo, hanno dovuto richiedere l’intervento dei Vigili del fuoco per aprire la porta dell’appartamento. Come anticipato, infatti, tutto è nato quando la madre del giovane ha annunciato di volersi ricongiungere al marito e padre del 30enne da cui si era separata. Il ragazzo non ha condiviso la sua decisione e ne è nata una fortissima discussione con la mamma. Il 30enne ha iniziato a inveire contro la donna, poi ha cercato di colpirla con un pugno, ma sua sorella si è frapposta tra loro. Ha poi chiuso a chiave la porta blindata d’ingresso, spezzando la chiave dentro la serratura, in modo che fosse impossibile aprire l’uscio. Poi ha iniziato a distruggere mobili e suppellettili e, con un liquido infiammabile, ha tentato di dare fuoco all’appartamento versandolo sugli arredi, con il chiaro intento di eliminare se stesso e la sua famiglia.

Barricatosi in casa con le 2 donne, prova a incendiare l’appartamento

La madre ha prontamente scongiurato lo sviluppo dell’incendio, gettando acqua sopra il liquido infiammabile. I vicini, allarmati dalle grida di madre e figlia, hanno chiamato i carabinieri che hanno richiesto l’intervento dei vigili del fuoco per superare la barriera della porta blindata, chiusa dall’interno e con una chiave spezzata nella serratura. A quel punto, una volta entrati i carabinieri hanno immobilizzato il giovane che è stato condotto in carcere in attesa dell’interrogatorio di garanzia che convaliderà il fermo. È accusato di sequestro persona, violenza privata e tentato incendio.

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