In Umbria il Pd chiede il pizzo anti Renzi ai candidati alle regionali

29 Set 2019 18:26 - di Redazione

Ma che razza di candidati hanno i Cinquestelle e il Pd? Dalle multe della compagnia grillina si sapeva già tutto, con le minacce pecuniarie a quanti abbandonano il movimento. Che del resto – secondo molti giuristi – hanno poco senso e scarsa legittimità  in assenza del vincolo di mandato.

Ma che a ruota si mettesse anche il Partito Democratico ha sorpreso non pochi, francamente. Si è infatti appreso che i poveri candidati destinati alla sconfitta dopo lo scandalo che ha travolto la regione, devono anche pagare una specie di cauzione. In Sicilia lo chiamerebbero pizzo.

In agguato c’è Matteo Renzi

Trentamila euro come precauzione del partito per eventuali cambi di casacche. Perché in agguato c’è Matteo Renzi che non presenta la lista di Italia Viva ma potrebbe arraffarsi qualche eletto nella lista del Pd. In fondo costerebbe meno di una campagna elettorale…

Tutti contro il commissario del partito in Umbria, Verini, che quasi nega di saperne qualcosa. “Lo hanno deciso i candidati e il tesoriere”, manda a dire. Ma non ci crede ovviamente nessuno e il putiferio è clamoroso. Anche perché esiste proprio una clausola in base alla quale il consigliere regionale eletto in Umbria per il Pd alla prossima consultazione debba versare al partito una sorta di quota spese di diverse migliaia di euro in caso decida di lasciare lo schieramento tra i documenti firmati dai candidati.

”Sistema Casaleggio nel Pd”

Interviene anche il capogruppo al Senato Marcucci, tanto amico di Renzi anche se non lo ha ancora seguito (e non sia mai dovesse scappare una multa pure a lui se dovesse ripensarci). E poi Orfini e compagnia.

Dovevano “degrillizzare” i pentastellati e invece è il Pd che sembra diventare grillino, lasciando tutti di stucco.

Ovviamente i renziani soffiano sul fuoco: “La storia delle penali da chiedere ai candidati inquieta. Il problema non è il Sistema Casaleggio all’Onu. Il problema è il Sistema Casaleggio in Umbria“. Lo scrive su Twitter Luciano Nobili, deputato di Italia Viva. Sono alleati…

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