Il trappolone c’è, tutto è già deciso: il M5S regala al Pd lo Ius soli (per gratitudine)
Non è stata un’uscita solitaria di Matteo Orfini. I contatti c’erano da tempo e ora è praticamente fatta. Il Pd ha calato il jolly con il M5S e i grillini sono stati costretti ad accettare, a meno che qualcuno non rispetti i patti. Viene alla luce il trappolone: approviamo il taglio dei parlamentari ma in cambio vogliamo lo Ius soli. Sì, proprio quella cittadinanza agli immigrati che è stata una delle cause del crollo elettorale dei dem.
Una mossa non tanto a sorpresa. Prima hanno travolto l’Italia – per mesi e mesi – con ampie dosi di ipocrisia buonista, così da preparare il terreno. Ora pensano che il momento sia adatto. Tra una sceneggiata e l’altra sulle navi Ong, gli abbracci e le commozioni, lo spot – a loro giudizio – potrebbe aver colto nel segno.
Il M5S è intenzionato a cedere. Vuole raggiungere l’obiettivo della riduzione dei parlamentari da dare in pasto all’opinione pubblica dopo una serie di fallimenti. Un’operazione di propaganda, questa, che ritengono possa portare qualche consenso. Ai dem devono restituire il favore. Per gratitudine, l’ammucchiata ha queste regole.
C’è un interesse elettorale (e non solo) a spingere il Pd. L’ultima proposta che i dem volevano far passare a forza prevedeva un mix confuso tra ius soli e ius culturae. Si collegava l’attribuzione della cittadinanza alla sussistenza di requisiti statici, allontanandosi anni luce dal concetto costituzionale di appartenenza alla nostra collettività. Un testo che impediva qualsiasi seria verifica del rapporto tra chi richiede la cittadinanza e i valori del tessuto sociale di cui entra a far parte.
Si susseguono quindi gli appelli. Fanno parte della sceneggiata. Oltre a Orfini aveva già parlato Marwa Mahmoud, neoconsigliera Pd al comune di Reggio Emilia. Poi era stata la volta di Elena Bonetti, ministra renziana della Famiglia: «Penso che sia stato un errore, nella scorsa legislatura, non approvare la legge».
Immediate le reazioni del centrodestra. «In tutto il mondo la cittadinanza del minore segue quella del genitore», ha detto Giorgia Meloni a Dritto e Rovescio su Rete4. «Ma la sinistra vuole lo Ius Soli per dare la cittadinanza non solo ai minori ma anche ai genitori e aumentare i voti».
«Taglio dei parlamentari in cambio dello Ius Soli? Pazzesco! La cittadinanza non si regala», ha dichiarato a sua volta Lorenzo Fontana, della Lega. «La cittadinanza italiana e le norme che la disciplinano sono temi seri e non merce di scambio politico», le parole di Mariastella Gelmini. «Buttarli sul tavolo come contropartita al taglio dei parlamentari così com’è stato fatto dal Pd, oltre che confermare la fragilità dello strano connubio al governo, dà la misura della rilevanza che la sinistra riconosce alla questione».