Il Papa: «Ci sono politici che meritano insulti». E dice sì alla Tav: “È importante”

16 Set 2019 15:10 - di Redazione

Pregare per tutti, ma bacchettarne qualcuno: per il Pontefice, infatti, «Ci sono politici, ma anche preti e vescovi, che sono insultati, qualcuno se lo merita, ma ormai è come un’abitudine»… Un’omelia sui generis, quella celebrata dal Santo Padre con la messa nella domus Santa Marta in Vaticano, la prima dopo la pausa estiva. Un discorso ricco di riferimenti significativi, che dalla benedizione alla Tav – «un’opera pubblica d’importanza strategica» l’ha definita Papa Bergoglio – alla crisi di governo, fino all’invito a pregare per tutti i governanti, nessuno escluso, colpisce in più di qualche passaggio…

Papa Bergoglio nell’omelia parla di «rosario di insulti e di parolacce»

E allora, «pregare per i politici di tutti i colori, tutti! Pregare per i governanti; e anche i governanti, responsabili della vita di un Paese, devono pregare per il loro popolo», è quanto chiede Papa Francesco, nell’omelia della messa celebrata nella domus Santa Marta in Vaticano. Aggiungendo a stretto giro che «c’è chi afferma che la politica è sporca… Può essere sporca, come può essere sporca ognuna delle professioni, ognuna: siamo noi a sporcare una cosa, ma non è la cosa in sé che è sporca», spiega. Del resto, aggiunge Papa Bergoglio subito dopo, «ci sono politici, ma anche preti e vescovi, che sono insultati, qualcuno se lo merita, ma ormai è come un’abitudine», osserva il Papa, parlando di «rosario di insulti e di parolacce, di squalificazioni. Sono sicuro che non si preghi per i governanti, anzi: sembrerebbe che la preghiera ai governanti sia insultarli. E così, va la nostra vita nei rapporti con chi è al potere».

Poi il plauso alla Tav, definita un’opera di “importanza strategica”

Anche durante l’ultima crisi di governo in Italia, si chiede Papa Francesco, «chi di noi ha pregato per i governanti? Chi di noi ha pregato per i parlamentari? Perché possano mettersi d’accordo e portare avanti la patria? Sembra che lo spirito patriottico non arrivi alla preghiera ma alle squalificazioni, all’odio, alle liti… e finisce così. Si deve discutere e questa è la funzione di un Parlamento, si deve discutere ma non annientare l’altro. Anzi, si deve pregare per l’altro, per quello che ha un’opinione diversa dalla mia». Il riferimento sembra chiaro, anche se mimetizzato nella genericità di un discorso che può riguardare tutti. Ben più preciso, però, il plauso all’opera ferroviaria per l’alta velocità, rispetto alla quale il Pontefice si schiera con i si-Tav: «L’Alta Velocità è un’opera pubblica di importanza strategica, che realizza un collegamento essenziale lungo gli assi principali del Paese e ogni giorno offre a migliaia di passeggeri un servizio di notevole qualità», è stato il riconoscimento del Pontefice, durante l’udienza nella sala Clementina del palazzo Apostolico in Vaticano a dirigenti e dipendenti delle gruppo Ferrovie dello Stato. Un riconoscimento che darà un dispiacere ai 5 Stelle che del No-Tav hanno fatto una bandiera…

Commenti

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  • Menono Incariola 16 Settembre 2019

    Un SERPENTE ASTUTISSIMO che gioca a fingersi un perfetto cretino…

  • maurizio pinna 16 Settembre 2019

    DEDICATO a tutti quei presbiteri che in quest’ultimo anno anno detto di tutto e di più.
    “In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: “A voi che ascoltate, io dico: Amate i vostri nemici, fate del bene a coloro che vi odiano, benedite coloro che vi maledicono, pregate per coloro che vi maltrattano.”