Il governo “del cambiamento” costretto ad aggrapparsi ai dinosauri Monti e Casini…

10 Set 2019 16:31 - di Leo Malaspina

Momenti di trascurabile tristezza al Senato, con il governicchio costretto a incassare perfino il sostegno del dinosauro Mario Monti, che sembrava archiviato dalla dopo la disastrosa esibizione al governo di qualche anno fa, e di Pierferdinando Casini, vecchio arnese della Dc buono per tutte le stagioni. Un’apparizione, quella di Monti e Casini, che ha mandato in confusione anche il presidente del Senato, Elisabetta Casellati, che a un certo punto ha chiesto “senatore Casini, concluda per favore” rivolgendosi però al leader della Lega Matteo Salvini che stava avviandosi verso la fine del suo intervento in aula durante il dibattito sulla fiducia al governo Conte bis. Il leader della Lega ha sorriso e ironizzato: «Casini no, questo no…» e poi ha prosegue fino alla conclusione. Sorrisi, amari, ma c’era poco da scherzare anche quando ha preso la parola Salvini proprio per rimarcare la somiglianza politica tra il premier e Monti. «Non la invidio presidente Conte-Monti, siete passati dalla rivoluzione che volevate fare ad avere il voto di Casini, Monti e Renzi».

Quando ha preso la parola, Casini s’è sperticato in elogi per quel governo composto da quei grillini che avevano vomitato veleni e ironie anche su di lui, ai tempi in cui accettava la presidenza della Commissione d’inchiesta sulle banche, per conto del Pd, per pilotarla verso una sostanziale assoluzione della Boschi e dei suoi colleghi molto attivi sul fronte bancario. «Il discorso del Presidente del Consiglio è pieno di spunti interessanti… », diceva Casini, prima di annunciare il suo voto favorevole. Qualche critica ma poi arrivava l’annuncio del sì anche da parte di Monti: «Darò la fiducia ma è indispensabile constatare nei fatti che ci sia stato davvero un mutamento di indirizzo”. Lo ha detto il senatore a vita Mario Monti in aula al Senato annunciando il sì alla fiducia al Conte 2. “Voterò la fiducia e valuterò di volta in volta i singoli provvedimenti». E il governo “del cambiamento” ha incassato anche il voto dei dinosauri…

Commenti

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  • Laura Prosperini 11 Settembre 2019

    Si, si, come vi pare, sono orridi i due personaggi ma… intanto hanno vinto loro e noi tutti siamo, di nuovo, in ginocchio a pietire… non eravamo neanche riusciti ancora ad ergerci in piedi di fronte agli sgherri della finanza mondiale, non eravamo ancora riusciti totalmente ad invertire la rotta della politica economica, proprio a causa dei tanti freni e paletti messi li dai “bravi” che eccoci, in un lampo, di nuovo in ginocchio… una tristezza profonda… non sappiamo cosa fare, questa è la verità, hanno, da anni, occupato tutti i posti loro, gli sgherri ed in ogni settore (specialmente magistratura/giustizia) ci vorrebbe almeno e dico almeno un decennio di maggioranza assoluta, saremmo comunque dovuti andare avanti e scegliere i 200-500 manager in scadenza (e non farli scegliere a loro) scelti fra chi condivideva, sul serio, la nostra visione dell’economia Italiana (e non euro-pea) ed invece… sarà difficile riprendersi e ci vorranno anni ed anni…