Hotel Metropol, domani il Riesame. Savoini: registrazione illecita, inutilizzabile

4 Set 2019 16:53 - di Redazione
L'hotel Metropol di Mosca

Una registrazione illecita, è, quindi, inutilizzabile: è questa la carta su cui punta – a quanto apprende l’Adnkronos – la difesa di Gianluca Savoini, indagato nell‘inchiesta sui presunti fondi russi alla Lega, per chiedere al Tribunale del Riesame il dissequestro di computer e cellulari dopo l’esplosione dello scandalo dell’hotel Metropol.
Nella memoria tecnica, che sarà discussa nell’udienza di domani fissata alle 10.30 e in cui non sarà presente l’indagato – i giudici del Riesame hanno cinque giorni per decidere – si impugna la legittimità del sequestro eseguito a luglio dalla guardia di Finanza su richiesta della Procura di Milano.
«Non essendo certa la provenienza del file audio – spiega la fonte all’Adnkronos – non si può porre alla base di un provvedimento di sequestro».
Se la captazione è illecita, e non si conosce in che modo e da chi è stata fatta il 18 ottobre scorso all’hotel Metropol di Mosca, allora non può legittimare un sequestro.

Nel mirino dei pm, secondo il Corriere, ci sono prelievi in contanti, trasferimenti su conti esteri per milioni di euro e investimenti immobiliari per spostare capitali. Sono queste alcune delle operazioni sospette che sarebbero state effettuate dagli uomini che hanno gestito i rapporti con la Russia per conto della Lega su cui cerca di far luce un rapporto riservato della guardia di Finanza.

Le segnalazioni, arrivate negli ultimi mesi, sulle movimentazioni di denaro riguardano, secondo quanto scritto da diversi quotidiani, il consigliere di Matteo Salvini a Palazzo Chigi Claudio D’Amico e l’ex-portavoce Gianluca Savoini, protagonista dell’incontro del 18 ottobre scorso all’hotel Metropol di Mosca durante il quale si discusse un finanziamento da 65 milioni di euro che sarebbe stato destinato, secondo la ricostruzione del sito Buzzfeed, al Carroccio per finanziare le elezioni europee.

Il report su D’Amico risale al 2012 ed è relativo «all’esecuzione di 14 prelevamenti in contanti in sequenza temporale (da gennaio 2011 a marzo 2012) per complessivi 110mila euro dal conto corrente intestato al Gruppo Lega Nord Padania presso il Banco di Napoli in seguito all’accreditamento di bonifici con cadenza mensile di 8.460 euro provenienti dalla Camera dei Deputati con causale “saldo ricevute”.

Altri elementi ritenuti utili per le indagini attengono all’Associazione Lombardia-Russia, così come la “Orion llc“, società con sede a Mosca creata come rappresentanza commerciale di aziende».

La “rete” tessuta da D’Amico e Savoini porta anche a Oleg Ossipov, Direttore del Centro Scienza e Cultura a Roma, che ha gestito fino a due mesi fa la Fondazione “Rossotrudnichestvo“.
«Ossipov – scrive la guardia di Finanza, come riportato dal Corriere della Sera – risulta segnalato per rilevanti movimentazioni finanziarie che ammontano a 2 milioni 253mila euro tra aprile 2015 e marzo 2016. A fronte di consistenti bonifici dalla Russia sul suo conto (per circa 900mila euro) seguono bonifici in uscita (per circa 760mila euro) disposti a favore di altro conto corrente intestato a lui e ad altre cinque persone fisiche con causali riguardanti il pagamento degli stipendi».

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