Giorgia Meloni: «In piazza voce agli italiani, sempre più fiera di Fdi»

11 Set 2019 11:05 - di Redazione
«Il centrodestra dovrà ristrutturarsi, è un’esigenza sotto gli occhi di tutti. Io sono molto fiera di FdI che per tutti i sondaggi è ormai il secondo partito della coalizione». Giorgia Meloni, reduce dal successo indiscusso della piazza tricolore di lunedì, guarda ora al futuro della coalizione, perché «senza una visione comune della Nazione non si governa in tempo di intemperie come questo». E, ricorda, «noi ce l’abbiamo, loro no».

Il successo della manifestazione

«Una manifestazione di lunedì mattina era un grande rischio, e invece è stata la più partecipata di sempre. È un governo che nasce contro la volontà degli italiani, e sono fiera di aver dato agli italiani la possibilità di dirlo», ha rimarcato la leader di FdI in un’intervista al Corriere della Sera, nella quale ha ribadito il diritto degli italiani di essere in quella piazza. «Ci hanno dato degli eversivi, quando è un diritto esprimere il proprio dissenso. Era una piazza pacifica, di cittadini normali e arrabbiati perché si impedisce loro di scegliere da chi essere governati. Una Repubblica parlamentare – ha chiarito Meloni – non autorizza a fregarsene della volontà popolare: in piazza c’erano elettori di FdI e del centrodestra, ma anche tanti delusi dal M5S».

L’assenza di Forza Italia

Non c’era però Forza Italia, ha ricordato la cronista Paola Di Caro. «Non li ho veramente capiti. Ma come, io sono cresciuta con Berlusconi che parlava dei “due milioni in piazza contro i comunisti” sui quali è nato il centrodestra, e adesso la piazza è una cosa brutta?», è stata la risposta di Meloni, per la quale è possibile che «non abbiano partecipato più per il morettiano “mi si nota di più se vengo e me ne sto in disparte o se non vengo per niente?” che per convinzione, visto che molti azzurri avrebbero voluto essere presenti». «E io – ha precisato – avevo rinunciato alle bandiere di partito per accogliere tutti». Una scelta vincente, visto che poi la manifestazione indetta da FdI ha ottenuto anche l’adesione di Matteo Salvini e Giovanni Toti. «Non ne farei una questione di imprimatur, sono contenta che Salvini dopo aver detto che non sarebbe sceso in piazza abbia cambiato idea», ha spiegato Meloni, che alla domanda sulla possibilità che Toti sia «il possibile sostituto di FI», ha replicato chiarendo che «va sicuramente messo qualche paletto nella coalizione, ma dovrà essere ampia e aperta. Giovanni è importante, anche se non abbiamo idea di quanto possa pesare la sua creatura, ma non lavoro affinché qualcuno escluda l’altro».

Ristrutturare il centrodestra

«Il centrodestra dovrà ristrutturarsi, è un’esigenza sotto gli occhi di tutti», ha quindi proseguito la leader di FdI, rivendicando di «aver lavorato sempre e solo per un centrodestra vincente». E Berlusconi e l’idea di un tavolo dell’opposizione? «Con un tavolo o meno, ben venga un’opposizione comune». Ma c’è un ma: serve chiarirsi sui temi, «perché se poi si accetta di lavorare ad una legge elettorale proporzionale, allora non ci siamo. Il proporzionale servirebbe solo a fare del M5S l’ago della bilancia, e noi siamo contrarissimi».

Atreju per rilanciare la “Sfida alle stelle”

 «Ma per noi – ha precisato Meloni – la piazza non sostituisce il Parlamento. Ci saremo, su ogni tema con le nostre proposte. Tra dieci giorni si apre la nostra festa di Atreju, avremo ospiti tutti i presidenti delle principali associazioni di categoria e imprenditoriali. La nostra “Sfida alle stelle”, come da titolo della manifestazione, per un grande governo del miracolo italiano è viva. Senza una visione comune della Nazione non si governa in un tempo di intemperie come questo. Noi ce l’abbiamo, loro no».

Le fake news per delegittimare la piazza

Infine un passaggio su insulti e fake news che hanno tentato di delegittimare la piazza di lunedì. «C’erano 30mila persone. Io dal palco non ho visto nessuno fare il saluto romano, e possono testimoniarlo le foto dall’alto della folla. Poi è vero, abbiamo riempito non una ma quattro piazze di Roma. E quello che i grillini alla caccia dell’incidente sono riusciti a riprendere sono tre, dicasi tre, persone che facevano il saluto romano. Una foto pubblicata dai giornali era di un anno fa, un’altra mostrava una signora che ha querelato. Questo qualifica una manifestazione?».

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