Esodo di grillini verso Lega e Renzi. L’ira di Di Maio: “Deputati non in vendita, Salvini come Berlusconi”
Stavolta Di Maio si è davvero arrabbiato, ma qualcosa di vero c’è nella fuga di molti parlamentari pentastellati dal gruppo. “I nostri parlamentari non sono in vendita, ho detto a tutti di registrare le conversazioni su eventuali avances. Questi comportamenti sono deplorevoli e mi fanno un po’ pena”, ha detto infatti Luigi Di Maio a margine dell’Assemblea Onu. E ha aggiunto: “Mi spiace per la Lega, io l’ho conosciuta nei mesi di governo, ma si sono ridotti come un Berlusconi qualsiasi che cercava di comprare i vari De Gregorio”. Tutto è nato per le dichiarazioni di Matteo Salvini in merito: ”Mettetevi nei panni di chi ha fatto una battaglia nei Cinque Stelle per anni contro quelli del Pd perché erano corrotti e ci si ritrova alleato questo crea molto disagio, disagio che sarà palesato con alcune sorprese con dei passaggi verso la Lega”, ha detto Salvini su Radio Radicale. E la notizia è confermata: “Stiamo ragionando, ci sono almeno una ventina di parlamentari del M5S che stanno dialogando con la Lega, in vista di un passaggio con noi”. Lo dice Andrea Crippa, vicesegretario della Lega, sul possibile passaggio di senatori e deputati del M5S al Carroccio, confermando quanto detto da Salvini. “Possiamo dire che con almeno una decina di loro ci sono movimenti molto avanzati”, ha sottolineato Crippa. Spiegando che “da quando Matteo Renzi ha fatto il suo gruppo, i mal di pancia tra i 5stelle sono chiaramente aumentati, in tanti dicono no all’alleanza con il Pd e vogliono venire con noi”. Inoltre si apprende che sarebbero almeno 5 i senatori pentastellati che avrebbero contattato il gruppo di Italia Viva a palazzo Madama. Lo scrive l’Adnkronos. Interlocuzioni sarebbero in corso anche con altri gruppi, con una senatrice M5S a un passo dal Misto. Si vocifera di contatti anche con i forzisti, sebbene questa opzione metterebbe a rischio la tenuta del governo e il futuro della legislatura. Chi guida il fronte dei rivoltosi al Senato parla di numeri più contenuti. Comunque sia si registra un clima di fibrillazione a palazzo Madama e sia al Senato che alla Camera si guarda con sospetto, in particolare, agli eletti nell’uninominale, ovvero i più civici e meno fedeli alla causa grillina. “Con 5 senatori M5S i contatti sono in corso”, confermano da Italia Viva.