E ora anche le agenzie di rating corrono in soccorso di Conte: darà stabilità

10 Set 2019 18:19 - di Redazione
Una delle sedi di Moody's

C’era da aspettarselo: ora anche le agenzie di rating corrono in soccorso di Conte assicurando che «darà stabilità». E’ perfino sfacciata la benedizione che da al governo Conte 2 la più grande agenzia di rating al mondo, Moody’s il cui azionista principale è Warren Buffet, il finanziare statunitense che nel 2017 è stato incoronato come il secondo uomo più ricco del pianeta con un patrimonio stimato di 75,6 miliardi di dollari.

Nel giorno in cui il governo Conte 2 si presenta al Senato per la fiducia, Moody’s ribadisce il rating Baa3 dell’Italia con outlook stabile, in una “credit opinion” in cui evidenzia – fra l’altro – come «la forza istituzionale dell’Italia sia più bassa rispetto alla maggior parte degli altri paesi dell’Eurozona con politici che spesso hanno avuto un atteggiamento “volatile”».
Ma in questo scenario – aggiunge Moody’s, una delle due agenzie di rating che, assieme a Standard & Poor’s si spartiscono l’80 per cento del mercato – il presidente della Repubblica ha un ruolo forte nel dare stabilità al sistema politico».

Sul fronte strettamente economico, l’agenzia di rating ricorda fra i punti di forza dell’Italia «una economia grande e diversificata con un basso debito del settore privato» e «una gestione professionale dell’elevato debito pubblico con un basso rischio di crisi di liquidità».
Pesa invece «il potenziale di crescita che rimarrà debole in assenza di riforme strutturali, un debito pubblico che resterà elevato e vulnerabile agli shock futuri e la necessità di mantenere la fiducia degli investitori, date le elevate esigenze di rifinanziamento» con circa 280 miliardi di titoli a medio e lungo termine da rifinanziare nella restante parte del 2019 e nel 2020.

Per il 2019 Moody’s stima una crescita dell’economia italiana solo dello 0,2 per cento e nel 2020 dello 0,5 per cento, mentre il rapporto debito/Pil dovrebbe salire quest’anno al 133 per cento e quindi toccare il 133,6 per cento nel 2020.

Guardando alla nascita del governo Conte 2 l’agenzia sottolinea come «la formazione di un governo di coalizione di centrosinistra dovrebbe garantire un periodo di stabilità politica in Italia», uno scenario «positivo alla luce della crescita debole dell’economia domestica e delle prospettive incerte di crescita globale».
Peraltro Moody’s evidenzia di avere tagliato di 0,2 punti le stime di crescita italiana per il 2019 (in precedenza erano allo 0,4 per cento).
Il nuovo governo – che «sarà meno euroscettico rispetto al precedente esecutivo Lega/M5S» – «dovrebbe anche consentire la presentazione tempestiva del bilancio 2020». Fra gli altri elementi positivi, anche «l’adozione di un atteggiamento meno conflittuale nei confronti della Commissione Europea e dei partner dell’Eurozona».
Laddove, si sottolinea, «l’atteggiamento del precedente esecutivo ha contribuito in maniera decisiva alla volatilità del mercato e a un aumento dei costi di finanziamento del debito nel 2018 e nei primi mesi di questo anno».

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