Dieta vegana, se fatta per 4 mesi e non “a vita” riduce il peso e migliora la glicemia
Quando parli di dieta vegana immediatamente nascono polemiche. Essere vegani – la puntualizzazione che viene fatta – significa introdurre nelle scelte un parametro in più. E cioè, il fatto che per produrre una certa cosa vengano uccisi o meno degli animali. Quindi si escludono dagli acquisti tutti i prodotti che derivano dagli animali. Il problema è sapere se tutto questo ha conseguenze sul piano della salute. Pochi giorni fa era stata diffusa una notizia: uno studio molto importante dimostra come vegani e vegetariani hanno un minor rischio di malattie cardiache, ma un rischio più alto di ictus.
Ma le analisi fioccano. Parlano gli esperti. Una dieta vegana non a vita, bensì per soli quattro mesi, può potenziare la flora intestinale e migliorare peso e composizione corporea, oltre al controllo della glicemia. È quanto afferma una nuova ricerca presentata al congresso annuale dell’Associazione europea per lo studio del diabete (Easd) in corso a Barcellona. Lo studio è di Hana Kahleova del Physicians Committee for Responsible Medicine di Washington DC (Usa).
Il microbiota intestinale svolge un ruolo importante nella regolazione del peso, nello sviluppo della sindrome metabolica e del diabete di tipo 2. Lo scopo del lavoro