Conte bis alla prova della fiducia sull’inciucio: “la farsa” comincia oggi
Conte bis alla prova della fiducia della Camera: l’inizio della seduta è previsto per le 19.30 quando comincerà la chiama per il voto, mentre il risultato dovrebbe conoscersi intorno alle 21. È quanto stabilito dalla Conferenza dei capigruppo. Dopo l’intervento del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, in agenda per le 11, la seduta verrà sospesa, per consentire al premier di depositare il suo discorso al Senato. Alle 13 inizierà il dibattito che proseguirà fino alle 17.30, mentre alle 17.45 è prevista la replica di Conte, prima dell’inizio delle dichiarazioni di voto. Ciascun Gruppo avrà a disposizione dieci minuti, due verranno concessi a ciascuna delle componenti del Misto, mentre 18 minuti verranno riservati per eventuali interventi a titolo personale. Intanto, fuori del palazzo, una folla strabordante chiamata a raccolta da Fratelli dì’Italia, urla contro l’inciucio del poltronificio invocando a chiare lettere il rispetto della volontà popolare sovrana: elezioni subito!
In agenda per le 19.30 il voto di fiducia
Nelle Aule del palazzo, al vaglio del discorso del premier incaricato due temi soprattutto: Europa e manovra. Ma anche migranti, ambiente, famiglia, giovani e imprese. Un passaggio sarà certamente dedicato ai disabili e ai terremotati. Nel discorso che rivolgerà alla Camera per ottenere la fiducia, Conte illustrerà il programma del nuovo esecutivo, tra priorità e discontinuità. Il premier si appresta infatti a presentarsi a Montecitorio con un discorso incentrato sulla nuova stagione riformista che la squadra di governo è impegnata a realizzare e sulle quali sta già litigando prima ancora di partire tanto che lo stesso segretario dem, Zingaretti, ha esortato lealtà agli alleati grillini e a quello che dovrà essere il garante dell’inciucio di governo, Giuseppe Conte.
I temi del discorso del premier
L’orizzonte degli obiettivi strategici comprenderà lo sviluppo, la crescita, gli investimenti. Tutti temi che avranno, con l’Europa, una consistenza preponderante nel suo intervento in aula. Il premier potrebbe tornare a parlare di revisione del Patto di stabilità, riecheggiando quanto detto alla Versiliana e in consonanza con le parole del capo dello Stato. Nella visione del premier, l’Italia può dare un apporto, da una prospettiva europeista “critica” ma costruttiva – che vuol dire un po’ tuttio e niente al tempo stesso – per avere istituzioni più vicine ai cittadini, più giusta, solidale ed equa. Un passaggio molto probabilmente sarà dedicato alla riforma fiscale all’insegna del “pagare tutti per pagare meno”, e priorità a scuola, università e ricerca. Conte tornerà sul tema a lui caro del “nuovo umanesimo”, che potrebbe essere la cifra operativa dell’esecutivo, senza perdere di vista i concetti della leale collaborazione e del rispetto di quella grammatica istituzionale. A ribadire che quello appena nato e al vaglio della fiducia è l’esecutivo dell’accordo con le toppe…