Confintesa: «Ma quale evasione? La tassa sui prelievi bancomat colpisce solo le famiglie»

16 Set 2019 14:40 - di Angelica Orlandi

«C’è chi non dorme la notte per trovare il sistema di colpire le famiglie italiane. Ora è la volta di Confindustria che suggerisce al governo di tassare i prelievi bancomat superiori ai 1500 euro mensili». Lo dichiara Francesco Prudenzano Segretario Generale di Confintesa in ordine alla proposta di combattere l’evasione fiscale. In realtà, a farne le spese saranno le famiglie. «Siamo d’accordo sulla diffusione dell’utilizzo della moneta elettronica – specifica Prudenzano-  «ma riteniamo assolutamente penalizzante per le famiglie italiane tassare i prelievi di contanti. Si abbia il coraggio invece di modificare radicalmente il sistema fiscale italiano permettendo alle famiglie di scaricare tutte le spese, giustificate da fatture, che sostengono per il quotidiano sul modello fiscale americano. Allora sì che la fattura, per ogni intervento, sarebbe interesse di ogni cittadino richiederla al fornitore».
«Il denaro contante è tracciato fino al suo arrivo su un conto corrente e il suo utilizzo in contanti non può che essere libero e non tassabile, come vorrebbe invece Confindustria e come piacerebbe a qualche esponente di questo governo. In quasi tutti gli Stati Europei non vi è limitazione alcuna al prelievo automatico di contanti e quindi chiediamo solo di adeguarci all’Europa». Ben altra battaglia andrebbe combattuta, spiega Prudenzano. «Cosa diversa è la lotta alla grande evasione fiscale, che non è quella del pagamento dell’idraulico o del carrozziere, se non in minima percentuale, ma quella che avviene attraverso movimenti bancari effettuati da istituti di credito compiacenti verso paradisi fiscali non accessibili alla stragrande maggioranza dei cittadini italiani».

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