Brexit, la Corte Suprema: sospensione illegale. Johnson: «Usciremo il 31/10»

24 Set 2019 15:08 - di Redazione
Boris vuole la Brexit

La sospensione di cinque settimane del Parlamento britannico decisa dal premier Boris Johnsonè illegale“. Lo ha deciso la Corte Suprema. Una sospensione “illegale”, che il governo “non ha giustificato”, i cui “effetti sui fondamentali della democrazia sono estremi” ha detto la presidente della Corte Brenda Marjorie Hale. Una decisione che Boris Johnson, interpellato a New York, ritiene “non giusta” e per la quale perciò non ritiene di doversi scusare. “La cosa importante è andare avanti e portare a termine la Brexit il 31 ottobre” ha aggiunto Johnson, mentre in Gran Bretagna il laburista Corbyn gli chiedeva di dimettersi e uno dei patron della Brexit, Nigel Farage giudicava la scelta di far chiudere Westminster per le 5 settimane la scelta “peggiore di sempre” auspicando, inoltre, le immediate dimissioni del consigliere del premier, Cummings. C’è da rilevare che la sentenza non ha in sé modificato i poteri del primo ministro né è quindi chiaro cosa adesso possa accadere. Quel che è assodato è che il premier non vuol saperne di gettare la spugna, anzi. Boris Johnson è apparso assai determinato: “Come dice attualmente la legge, il Regno Unito lascerà la Ue il 31 ottobre, qualsiasi cosa accada – ha scandito – Ma la cosa interessante, importante adesso per noi è di avere un buon accordo. Ed è quello a cui stiamo lavorando”.

 

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