Boato per Luca Lotti: si leva il coro di sfottò mentre Conte parla di giustizia
«Evviva Luca Lotti». Lo sfottò ha un effetto deflagrante. Giuseppe Conte sta parlando di giustizia. L’inciuco prede forme anche ridicole. Tra le tensioni in Aula, le ammonizioni e le “espulsioni” ridicole perpetrate contro parlamentari di FdI che esprimono il loro dissenso e il loro disgusto per questa operazione di palazzo, arriva un boato. Che succede? Succede che il presidente del Consiglio in un passaggio parla di giustizia: «Il nostro Paese necessita poi di una riforma della giustizia civile, penale e tributaria, anche attraverso una drastica riduzione dei tempi, e una riforma del metodo di elezione dei membri del Consiglio superiore della Magistratura». Le parole non fanno in tempo ad essere pronunciate che dai banchi dell’opposizione si leva il grido, lo sberleffo geniale: «Viva Lotti!». Chiaro è il riferimento allo scandalo-Csm in cui era rimasto invischiato il piddino Luca Lotti, fulcro del caso Consip. Contro l’ex ministro Pd di stretta osservanza renziana, si era scatenato forte il M5S. L’ovazione per Lotti mentre Conte parla rivela tempi comici fantastici. Comunque la rigiri questo governo non è credibile, nelle persone, negli enunciati, nei risentimenti che anima i contraenti di questo “monstrum”. Imbarazzo e un po’ di gelo. Conte fa finta di niente. «Questo piano riformatore dovrà salvaguardare il fondamentale principio di indipendenza della magistratura dalla politica». Da ridere.