Bibbiano, “La protesta degli innocenti”: sabato grande manifestazione a Roma
Per gli orrori di Bibbiano tutti mobilitati in piazza sabato sette settembre a Roma dalle 16 alle 20 a Piazza della madonna di Loreto, a piazza Venezia. L’associazione Donne per la Sicurezza – presidente Barbara Cerusico e vicepresidente Roberta Sibaud – è tra gli organizzatori dell’evento romano che ha un unico scopo: chiedere all’Italia di fermare l’orribile abuso perpetrato dall’assistenza sociale di sinistra, che ha rovinato vite e famiglie. La manifestazione è apolitica e apartitica, ma molti esponenti politici parteciperanno in veste di genitori, a titolo personale. Come la Rivista Realtà Nuova diretta da Domenico Gramazio, che subito ha aderito all’iniziativa.
La protesta è collegata ad altre iniziative internazionali che avranno luogo anche in altre città. «Siamo gemellati ad altre 17 Nazioni», dicono gli organizzatori. «Vogliamo tutti i bambini a casa con i propri genitori e una attenta verifica delle motivazioni degli allontanamenti coatti. I bambini è giusto toglierli alle famiglie solo nei casi accertati di violenza sessuale o di pericolo di vita. Mai più bambini innocenti sottratti e carcerati in istituti laici e religiosi . In una parola basta business sui bambini».
«Ecco cosa chiediamo»
La manifestazione si propone alcune richiesteimmediate: la chiusura dei tribunali per minorenni istituiti nel 1934, in un’ottica che comprendeva anche l’idea del sostegno familiare. Alla luce dei fatti ci chiediamo dove sia il sostegno familiare. Poi l’abolizione dell’art.403 del codice civile, che autorizza l’intervento urgente di “messa in sicurezza” del minore a mezzo dei servizi sociali del Comune in autonomia senza l’intervento del Tribunale per i Minorenni, semplicemente su segnalazione di una qualsiasi persona. Per questo intervento è necessaria l’approvazione del Sindaco o di un suo delegato che firma il provvedimento per l’allontanamento del minore. L’Art.403 prevede l’aiuto della forza pubblica Perciò la responsabilità è tutta dell’amministrazione che lo dispone.
Le sigle che aderiscono
Spesso non ci sono tutti questi elementi ma il minore é comunque allontanato in modo traumatico e inserito in Istituto. E’ proprio questo il punto critico: i servizi sociali devono proteggere e supportare le famiglie fragili, non le devono disgregare. Si chiede naturalmente l’aiuto alle famiglie in difficoltà economica o con disagio sociale come previsto dalla legge numero 328/2000. Aderiscono varie associazioni, come abbiamo detto: Comitato Protezione vittime abbandonati dallo Stato. Associazione Electra & Jacopo, Associazione Gesef “Minori sottratti”. L”Associazione Donne per la Sicurezza con Barbara Cerusico e Roberta Sibaud in prima linea, Giovanna D’ArcoONLUS, Themis & Metis, Domenico Gramazio, Direttore di Realtà Nuova, Mounir Angelo Maggioni – Vittima del sistema.
Parlano sempre di migranti e di zingari, non si preoccupano mai degli Italiani in difficoltà.