Alunni senza mensa mangiano su una panca nell’atrio: succede nella Milano di Sala
Il pasto consumato nell’atrio della scuola, su una panchina, vicino al banco dei bidelli, mentre i loro compagni sono in fila per andare in mensa: succede anche questo nella Milano di Beppe Sala, la città aperta all’accoglienza che diventa bivacco in Stazione Centrale. La città che guarda al melting pot come obiettivo finale e punta dritta alla realizzazione del sogno multietnico che però discrimina chi, per scelte personali o motivazioni economiche, ha deciso di non servirsi del servizio di refezione scolastica…
Milano, bimbi delle elementari pranzano nell’atrio della scuola
Il pasto consumato nell’atrio della scuola, su una panchina, vicino al banco dei bidelli. Mentre i loro compagni sono in fila per andare in mensa. Succede in una scuola elementare di Milano e la foto della scena, scattata da una mamma, viene pubblicata in prima pagina da La Stampa. Cinque bambini consumano il loro pasto sulla panchina. Due bambine, sedute a terra, la usano come tavolo, due bambini invece sono seduti e mangiano, mentre gli altri compagni li guardano. I loro genitori li hanno mandati a scuola con il pranzo preparato a casa e l’istituto li ha costretti a mangiare nell’atrio. La situazione è anche il frutto della decisione di molte famiglie di non servirsi delle mense scolastiche, sia per scelte personali che economiche. E una conseguenza di sentenze opposte del Tribunale di Torino e della Cassazione sulla possibilità di consumare a scuola il pasto da casa.
Sul caso è intervenuto anche l’Ordine degli psicologi
Sulla triste vicenda è intervenuto in queste ore anche il Cnop, il Consiglio nazionale dell’Ordine degli psicologi che, sottolineando in rosso l’errore compiuto a danno dei piccoli alunni, ha sottolineato che «la scuola deve essere innanzitutto luogo di esperienze positive, di relazioni virtuose, dove il disagio di qualche bambino per la propria condizione economica precaria per qualche ora viene sospeso. Non esiste azione educativa senza solidarietà». Una presa di posizione netta, quella enunciata dal presidente dell’Ordine Nazionale degli Psicologi, Fulvio Giardina, sul caso di alcuni alunni di una scuola elementare di Milano costretti a consumare su una panchina dell’atrio il loro pasto portato da casa. «Non ci sono parole per descrivere il gravissimo episodio di violenza psicologica verso i minori perpetrato in una scuola elementare di Milano. Tutti i bambini vanno alla mensa scolastica, ad eccezione di cinque che, palesemente a disagio per la vergogna, mangiano il loro panino sulla panca dei bidelli», si sottolinea dal Cnop, il Consiglio nazionale dell’Ordine degli psicologi. «Un episodio molto triste, inconcepibile in una società civile, che fa violenza anche, e soprattutto, a tutti i bambini più fortunati, non emarginati, poiché viene loro mostrato che il cibo, l’acqua non sono un diritto per tutti».