Afghanistan: l’indipendente Abdullah rivendica la vittoria, ma la Commissione lo stoppa
Abdullah Abdullah rivendica la vittoria alle elezioni presidenziali di sabato scorso in Afghanistan e annuncia che sarà lui a formare il prossimo governo del Paese martoriato da decenni di guerre. “Abbiamo preso la maggioranza dei voti”, ha detto da Kabul il chief executive officer e rivale numero uno del presidente uscente Ashraf Ghani. “I risultati verranno annunciati dalla Commissione elettorale indipendente (Iec), ma noi abbiamo preso più voti di tutti – ha sostenuto Abdullah – Non ci sarà un ballottaggio”. “La nostra gente – ha aggiunto nelle dichiarazioni rilanciate da ToloNews – ha votato contro la dittatura e la discriminazione”. L’Iec gli ha già risposto. “Nessun candidato ha il diritto di annunciare la propria vittoria – ha detto Habib-Ur-Rahman Nang, sempre citato da ToloNews – È la Commissione elettorale indipendente ad annunciare i risultati del voto”. I risultati provvisori sono attesi per il 19 ottobre, mentre bisognerà aspettare almeno fino al 7 novembre per quelli definitivi. Il 59enne Abdullah, nato a Kabul da padre pashtun e madre tagika, è stato ministro degli Esteri del governo Karzai. Si era già candidato alle presidenziali del 2009, riuscendo a portare al ballottaggio Karzai. Nel 2014 ha costretto Ghani al secondo turno: allora la disputa seguita al voto si risolse solo con la mediazione degli Stati Uniti e la creazione dell’incarico di chief executive officer del cosiddetto governo di unità nazionale di Kabul.