Zingaretti fa la dichiarazione di guerra a Salvini. E dice: «Niente accordicchio coi 5 Stelle»

2 Ago 2019 11:30 - di Mia Fenice

Il nemico numero uno è Salvini. Nicola Zingaretti gli dichiara guerra su tutti i fronti. Si pone come l’alternativa totale (baccandosi gli sfottò del web). E – dopo le critiche – promette che non si sposerà con i grillini: «Nessuna prospettiva di un governo con i 5 Stelle. Nessun accordicchio». Il segretario del Pd, intervistato dal Corriere della Sera, ribadisce la linea del partito. Ma spiega che «la novità è un’altra: avevamo ragione noi che sostenevamo che il loro elettorato non è un blocco, è composito. Non abbiamo nessun interesse che si consolidi quindi dobbiamo parlare anche a quell’elettorato che Di Maio ha portato in un vicolo cieco diventando subalterno a Salvini».

Zingaretti e la guerra contro Salvini

Il leader dei democratici parla anche della mossa azzardata del Pd di presentare la mozione di sfiducia a Matteo Salvini:  «La nostra posizione ha tenuto aperta la vicenda del Russiagate e ha fatto sì che Conte smentisse Matteo Salvini, che gli desse del bugiardo, e che emergessero tutte le contraddizioni che sono poi emerse. Se invece avessimo presentato subito la mozione di sfiducia la vicenda si sarebbe chiusa in 48 ore senza mettere in difficoltà la maggioranza gialloverde». E prova a mettere zizzania all’interno dei 5 Stelle: «Ricordo che Di Maio qualche giorno fa disse: “Quando il Parlamento chiama bisogna andare”. Prendo atto che anche su questo non è stato di parola». Il Pd tira dritto e continua la sua “guerra” contro il vicepremier leghista e annuncia: alle feste dell’Unità, «raccoglieremo le firme per chiedere le dimissioni di Salvini, il ministro che spacca dal Parlamento».

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