Zingaretti e Renzi, battaglia delle firme in costume contro Salvini. E si ridicolizzano da soli
Ma si è mai visto un governo cadere per una raccolta di firme? Monti e i governi Pd sarebbero caduti subito. La verità è che il Pd ignora le regole della democrazia: se non vincono loro, tutti gli altri sono illegittimi. Capitò per Berlusconi, oggi capita a Conte. Ma stavolta il Pd ha superato se stesso e ha fatto una serie di clamorosi autogoal. Zingaretti e la nomenklatura del Pd hanno avviato infatti una raccolta di firme ad personam proprio contro Matteo Salvini, iniziativa emulata da Matteo Renzi poche ore dopo. Ma mentre il Pd Rosato esultava dicendo che erano state raccolte migliaia di firme in poche ore, ecco arrivare lo stop dello stesso Renzi: “Stoppiamo subito la raccolta firme – che avrebbe dovuto continuare fino al 12 settembre – e così evitiamo ogni polemica”, ha scritto infatti ieri Renzi su Facebook in relazione all’inziativa delle sottoscrizioni contro Matteo Salvini.
“Ho promesso – afferma l’ex premier – di non parlare delle discussioni interne al Pd perché litigare tra noi in presenza di un Governo come questo è allucinante. Purtroppo anche oggi ci sono polemiche inspiegabili sul fatto che i bravissimi comitati di #AzioneCivile hanno presentato una raccolta firme per la mozione di sfiducia a Salvini”. Renzio ricostruisce la dinamica di questo ridicolo balletto: “Ricordate – prosegue – la storia: alcuni di noi hanno proposto di portare il Ministro dell’Interno in Parlamento attraverso una mozione di sfiducia. Il gruppo dirigente del Pd ha bloccato questa iniziativa, definendola sbagliata. E noi abbiamo di conseguenza fermato le macchine. Poi quando finalmente il Pd ha fatto la mozione di sfiducia era troppo tardi per votarla in Aula prima di settembre. Non mi è sembrato un capolavoro, ma ormai è andata….”. “Oggi – continua Renzi – ci viene detto che la raccolta firme va bloccata, sostituita o unita a quella improvvisamente annunciata dalla segreteria del Pd. Avverto forte il rischio di cadere nel ridicolo. E per questo dico che stoppiamo subito la raccolta firme e così evitiamo ogni polemica. Sono sempre dell’avviso che una parte rilevante del Pd stia attaccando ancora il Matteo sbagliato: aver bloccato l’intervento al Senato, la scelta come responsabile delle riforme costituzionali di un parlamentare che ha votato NO il 4 dicembre, gli attacchi contro le misure dei nostri Governi, le aperture ai Cinque Stelle non solo in Sicilia”. E prosegue amareggiato: “Ma diciamo che il tormentone di agosto non può essere il derby sulla raccolta firme. Mentre Salvini e Di Maio combinano danni, che si fa? Si continua a litigare all’interno? Ma dai. Se il gruppo dirigente del Pd ha cambiato idea e adesso finalmente vuole la sfiducia meglio. Noi blocchiamo la nostra raccolta di firme, spero che altri blocchino le loro ossessioni ad personam”.
E nel Pd è ormai tutti contro tutti: “Basta con queste discussioni ridicole sulle firme. Più siamo meglio è, più firme ci sono meglio è, più si dice la verità meglio è. Nessuno impedisce o ha impedito nulla a nessuno. Gli avversari sono fuori di noi. Occupiamoci delle persone, dei lavoratori, degli studenti, dei pensionati, delle imprese. Questo si aspettano da noi”. Così la vicesegretaria del Pd Paola De Micheli.
Ed ecco la versione di Ettore Rosato, vice-presidente della Camera e coordinatore dei cosiddetti Comitati Civici. “Era bene presentare subito la mozione di sfiducia, far rispondere a Salvini in aula sui fatti, sui rubli, sul petrolio, su Savoini. Sappiamo, legittimamente il segretario del Pd ha chiesto di fare diversamente è così abbiamo fatto. Com’era facilmente immaginabile grillini e leghisti insieme hanno ottenuto il rinvio a settembre della discussione, sperando di farla sparire dall’attenzione degli italiani dietro alla guerra a qualche Ong o al balletto sulla Tav. Noi non ci stiamo: giovedì pomeriggio abbiamo lanciato la petizione con i Comitati Civici per chiedere le dimissioni di Salvini”. “Ps: ieri anche il Pd ha deciso di fare la stessa cosa. Per la cronaca, a noi questo fa piacere, basterebbe evitare le polemiche . È in gioco qualcosa di più importante…”, conclude Rosato.
Il sigillo a queste discussioni ridicole lo mette lo stesso Salvini: “Il Pd, dopo anni di disastri, pretenderebbe di cacciare la Lega con una raccolta firme (e litigano pure). Geniali, no?”, scrive infatti il vice premier Matteo Salvini su Twitter.