Turismo, un sito per gli itinerari del gusto: è online “Dop Igp. La qualità nei territori”
Valorizzare il patrimonio enogastronomico italiano per farne, ancora di più, attrazione turistica. È l’obiettivo di “Dop Igp. La qualità nei territori”, il portale promosso dal ministero dell’Agricoltura e del Turismo per facilitare e incoraggiare la «scoperta di tutti i territori italiani che hanno una Dop e una Igp». «L’Italia è il Paese europeo con il maggior numero di prodotti agroalimentari a denominazione di origine e a indicazione geografica riconosciuti dall’Unione europea. Ben 823 prodotti che contribuiscono a rendere l’Italia un Paese unico al mondo», spiega il sito, che di fatto propone dei veri e propri “itinerari del gusto”.
Gli itinerari del gusto
Il sito, fortemente voluto dal ministro Gian Marco Centinaio, consente di cercare le proprie mete enogastronomiche sia in base alla tipologia del prodotto, sia in base ai territori. Vale a dire, per esempio, che un appassionato di formaggi può costruirsi il suo personale itinerario seguendo le Dop e le Igp lungo tutta la Penisola, dalla trentina “Spressa delle Giudicarie” al siciliano “Piacentinu Ennese”, passando magari per l’agro campano dove è possibile degustare una mozzarella di bufala Dop. Ma itinerari che appaghino il palato si possono costruire su base geografica. Si è scelto l’Abruzzo come meta di vacanze? Bene, sul menu a bandiera del sito si può selezionare la Regione e scoprire, provincia per provincia, quali prelibatezze offra.
Siti Unesco e cultura del cibo
Una sezione del sito, inoltre, è dedicata agli eventi. Sempre, rigorosamente, legati all’enogastronomia. Mostre, festival, concorsi legati a cibo e vino vengono così appuntanti in un’agenda istituzionale accessibile a tutti, che sancisce una volta per tutte il valore anche culturale, oltre che economico e identitario, di queste iniziative. E in futuro, fanno sapere dal ministero dell’Agricoltura e del Turismo, sul sito «si troveranno anche tutti gli agriturismi e i siti Unesco». Un modo come un altro per ricordare che la cultura enogastronomica è parte integrante del sistema turistico italiano.