Toti a Salvini: «Berlusconi vuole la mia testa, non ascoltarlo»

13 Ago 2019 12:24 - di Massimo Baiocchi

«Ohooo, è sempre un piacere avere la conferma della visione di democrazia, rinnovamento e meritocrazia che ha Forza Italia. Leggendo il Corriere della sera apprendo che le richieste del partito di Berlusconi a Salvini per andare al voto insieme sono: collegi blindati per i soliti fedelissimi e l’esclusione della coalizione elettorale di Toti, non fosse mai che un’idea o una faccia nuova e meritevole trovi un po’ di spazio in Parlamento, a discapito dei soliti noti e riciclati che nessuno voterebbe. Mentre tutti insieme chiediamo che gli italiani possano tornare ad esprimersi nelle urne, Forza Italia chiede che possano votare sì, ma solo per chi decide lei! Incredibile!!». Così Giovanni Toti, ex coordinatore azzurro, su Facebook replica alle ultime mosse di Forza Italia dopo la crisi di governo.

Toti: la nuova Italia non si costruisce con i soliti noti

«Non c’è che dire – aggiunge Toti – val la pena di far cadere un governo a Ferragosto per confermare la poltrona a qualche fedelissimo che è lì da una ventina d’anni e che gli italiani provano a mandare a casa da un paio d’anni. Ma che contano gli italiani in fondo! Ma davvero vogliamo partire così – incalza – per costruire la nuova Italia che stiamo promettendo? Davvero il Paese che rialza la testa comincia dal notaio per garantire qualche posto ben pagato?».

L’appello a Salvini

«Caro Matteo Salvini», scrive il governatore, «lavorando insieme da anni per cambiare la Liguria, sono certo che non sia questa l’Italia dei Sì che hai nei tuoi sogni. Cambiamo il Paese davvero, come stiamo cambiando questa bellissima regione. Ma davvero l’Italia del Sì può cominciare con no e veti a chi vuol portare qualche idea, un po’ di energia e, magari, qualche deluso al voto? Davvero stiamo facendo una crisi di governo a Ferragosto – aggiunge – per tornare al passato senza neppure poter sognare un futuro diverso perché il futuro è fatto dai raccomandati e dai veti? Io non voglio credere che sia possibile. Metà di quello che leggo basterebbe a giustificare la posizione di chi oggi non vuole andare a votare».

“Assurdo il declino di Forza Italia”

«Non credo neppure che gli italiani, per quanti raccomandati e veti siano costretti a ingoiare – scrive ancora – si lascino ancora una volta soggiogare da queste bieche logiche che bloccano ogni rinnovamento vero da troppo tempo. Noi continuiamo a batterci per una politica nuova, quella che abbiamo costruito con gli alleati in questi anni, vincendo dove mai avevamo vinto, grazie a idee nuove, merito, una classe dirigente senza raccomandati ma scelta per merito e capacità. Resta la tristezza – conclude Toti – di leggere il declino di un partito che ha rappresentato tanto e che oggi non ha il coraggio di affrontare il futuro, ma cerca solo di sopravvivere a se stesso».

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