«Topaccia di fogna»: linciaggio fb contro Diminutto (FdI). Riva Destra: «Inaccettabile»

22 Ago 2019 13:12 - di Redazione

Linciaggio social contro l’esponente di FdI, Marika Diminutto. Lei racconta su Facebook: «Mi augurano di fare la stessa fine di Mussolini a Piazzale Loreto». Contro di lei si è scatenata «una certa sinistra, prevalentemente quella dei centri sociali, che ha iniziato ad accanirsi con commenti di ogni genere sul mio profilo, segnalandomi in massa a Fb e Polizia Postale per due miei post (condivisi tra le altre cose da oltre 200 utenti) in cui esprimo la mia non approvazione nei confronti di una certa immigrazione». Commenti, scrive la Diminutto, «deplorevoli. Attaccano me, mio figlio. Mi definiscono topaccia di fogna, fascista, cerebrolesa di merda, razzista, ignorante, demenziale, disgustosa. E non vado oltre. A queste persone non dico nulla perché  si sono descritte da sole, questo è probabilmente l’unico modo che conoscono per comunicare e far valere le proprie idee».

Piena solidarietà e massimo sostegno arriva da Riva Destra alla consigliera comunale di Cervignano del Friuli: «È validissima, tenace e preparata, colpita da una vergognosa campagna di odio». Fabio Sabbatani Schiuma e Angelo Bertoglio, a nome di Riva Destra, denunciano gli attacchi diffamatori: «La loro violenza non ci piega ma ci moltiplica. Ovviamente constatiamo come facebook, così attento a chiudere le nostre pagine e profili “non allineati”, chiuda gli occhi di fronte anche alle minacce di morte che Marika ha subìto». La nota di Riva Destra è sottoscritta anche da con Maria Attianese e Lorenzo Codarin Alciati.
Sulla vicenda è intervenuta la parlamentare di FdI, Carolina Varchi: «Probabilmente la consigliera ha ecceduto nei modi ma non nel merito, nulla tuttavia giustifica l’indecoroso linciaggio che sta subendo in queste ore senza che il poderoso sistema di censura di Facebook si attivi. Solidarietà da parte mia».

Commenti

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  • maurizio pinna 22 Agosto 2019

    Sono sempre gli stessi quelli del rosso pensiero unico, gli stessi di piazzale Loreto che venne definito da un loro famoso Presidente “il più alto esempio di democrazia popolare”, gli stessi che nei medesimi giorni assassinarono la medaglia d’oro Borsani, cieco di guerra, come se un cieco potesse mai essere un pericoloso fascista. Nel Suo caso in 1000 contro 1 donna. Il loro onore si chiama VILTA’.