Sputi e minacce agli agenti, testate alla vetrata. I poliziotti: «Non ne possiamo più»
«Quello che è accaduto a Varese è incredibile». A rendere nota una vicenda gravissima è il Sap. Una coppia ha iniziato a insultare una donna anziana che chiedeva l’elemosina in stazione. In suo soccorso è intervenuta una ragazza che è stata insultata e brutalmente picchiata dalla coppia. La gente intorno e la stessa vittima hanno chiamato la Polizia. Nel frattempo la coppia, si è recata presso gli uffici Polfer per denunciare di aver subito una rapina. I due sono stati trattenuti perché corrispondevano alla descrizione giunta dalle varie segnalazioni. Hanno iniziato a minacciare e insultare gli agenti. La donna ha cercato di afferrare l’arma di ordinanza di un poliziotto, ma è stata bloccata. Allora ha iniziato a sferrare testate contro una vetrata, ferendosi. Dopodiché l’uomo ha chiamato il 112 e ha accusato gli agenti di aver sequestrato e molestato la compagna palpandole il seno, per poi arrivare a sputare in faccia a un agente.
Entrambi sono stati ammanettati e condotti in Questura. A protestare è Stefano Paoloni, segretario generale del Sindacato Autonomo di Polizia (Sap): «Servono le telecamere sulle divise. Autolesionismo e accusa di molestia per trasformare le accuse nei loro confronti, in accuse verso i colleghi. Queste – ha commentato Paoloni – sono le tattiche ben consolidate dei delinquenti che trasformano i colleghi intervenuti, da testimoni a imputati in procedimento connesso. Per questo chiediamo maggiori tutele con l’introduzione di idonee garanzie funzionali e telecamere su divise, auto di servizio e celle di sicurezza. Questa è la 107° aggressione dal 1° giugno ad oggi, per un totale di 192 colleghi feriti. Ci auguriamo – ha concluso – pene severe nei confronti dei due soggetti, anche perché, adesso, sputare contro un uomo in divisa, non è più un fatto di lieve entità».