Sfiducia a Conte, Mastella e Rotondi fanno gli strateghi: “Libertà di coscienza in FI”

10 Ago 2019 11:14 - di Giorgio Sigona

Strateghi al lavoro sul voto di sfiducia a Conte. Un voto che non dev’essere gratuito. «In questa fase così complicata della vita delle Istituzioni io credo che ogni scelta debba essere ponderata. E quindi anche i passi parlamentari dei gruppi di Forza Italia debbono guardare in profondità, ma soprattutto in prospettiva. Poiché da questa situazione politica ci potrà essere la fine politica di Forza Italia o la sua resurrezione, io ritengo che prima di avventurarsi a dire semplicemente sì alla sfiducia proposta dalla Lega ci debba essere una dichiarazione politica di Salvini che lo impegni a fare una intesa politica sottoscritta con Berlusconi e Meloni per un anticipo delle elezioni ed un nuovo patto elettorale». Lo ha dichiarato il sindaco di Benevento, Clemente Mastella.

Sfiducia a Conte, le perplessità di Mastella e Rotondi

«Se così non fosse», ha aggiunto, «allora i gruppi parlamentari debbono discutere il da farsi, non dando nulla per scontato, e assumere una propria iniziativa politica. Meglio avanzare e morire che fermarsi e morire, se si accetta una linea, ma che linea politica è, di soporifera eutanasia. Chiedo a Berlusconi di convocare i gruppi parlamentari per decidere. Senza una giusta e non rivendicativa nuova dichiarata alleanza si lasci ai parlamentari libertà di coscienza».

«Ha ragione Mastella», dice a sua volta Gianfranco Rotondi, vicepresidente dei deputati di Forza Italia. «Non ha senso regalare a Salvini al Senato un atteggiamento prono ai suoi capricci. I senatori di Fi si avvalgano della libertà di coscienza».

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