Salvini stana Di Maio: «Il taglio dei parlamentari l’abbiamo già votato. Al contrario del Pd»
Dopo nove giorni di crisi annunciata, attacchi e girandole di accuse e controaccuse, era stato salutato come un ipotetico colpo di scena l’apertura di Salvini all’ex alleato. Matteo Salvini – dicevano i rumors – sarebbe pronto a offrire perfino la presidenza del Consiglio a Luigi Di Maio pur di riappacificare gli alleati e far rientrare la crisi di governo. Dura arriva invece una nota diffusa dal M5S che mette la parola fine a illazioni e retroscena. «Quanto riportato da alcuni organi di stampa è totalmente falso. Non solo, nessuno dei quotidiani ha contattato fonti ufficiali del MoVimento 5 Stelle con l’intento di verificare questa clamorosa fake news. Siamo abituati ormai. Non ci interessano poltrone, non ci interessano giochi di palazzo». «Per noi è importante il taglio dei 345 parlamentari per dare un grande segnale di cambiamento. Punto».
Salvini in contropiede
Una dichiarazione che manda a nozze Salvini, che colglie l’assist e replica: «A differenza del Pd, la Lega ha già votato e voterà ancora per il taglio dei parlamentari. Bene il risparmio di mezzo miliardo di euro per gli italiani», risponde su Twitter il ministro dell’Interno, che, chiamato in causa, risponde a tono , mettendo di nuovo all’angolo Il M5S. Come si metterà Di Maio con un Pd che non ha mai votato per il taglio dei parlamentari?
La replica di Di Maio
Tra passi in avanti, sussurri e grida, tra Lega e M5S, si va avanti a forza di rumors e smentite. «Abbiamo sempre lavorato per fare il meglio del Paese – si legge ancora nella nota M5S – e soprattutto in questo momento, dopo che la Lega ha fatto piombare l’Italia in una crisi senza precedenti, nel pieno di agosto». E’ intervenuto su FB lo stesso vicepremier ad avvalorare la frattura netta con Salvini: «In questa estate surreale, in cui la Lega ha fatto cadere il governo in pieno agosto fregandosene del Paese e degli italiani, leggo continue fake news su futuri ruoli, incarichi, strategie. Tutte cose che non ci interessano. Tutte assurdità veicolate ad arte da qualcuno sui giornali per nascondere la verità», scrive Di Maio sul social network. Poi il solito refrain: «Siamo stufi delle chiacchiere della Lega». Il Carroccio, a questo punto, ribadiscono i pentastellati, «faccia dimettere i propri ministri e si sbrighi a votare il taglio di 345 poltrone!». Ci rivedremo in aula, «il 20 agosto, insieme al presidente Giuseppe Conte e vedremo chi avrà il coraggio di sfiduciarlo».