Salvini a Di Maio: «Io sto con la gente, tu stai con quell’arrogante di Renzi»

14 Ago 2019 10:25 - di Fulvio Carro

«Sono contento. Mi è arrivata una marea di messaggi dell’Italia reale. Operai e imprenditori che stanno lavorando anche in agosto e non capiscono perché non possano farlo i parlamentari». Non si è pentito Matteo Salvini di aver innescato la crisi di governo a ridosso delle ferie estive e, in un’intervista al Corriere della Sera, tira le somme. «Hanno fatto il cinema – dice il leader della Lega – per mettere il taglio dei parlamentari dopo la discussione della sfiducia a Conte». Durante l’intervento dagli scranni della Lega a a palazzo Madama ha attaccato frontalmente Matteo Renzi. «Ho ascoltato il monologo arrogante e imbarazzante di Renzi in Senato – riepiloga Salvini – che suonava così: Abbiamo in tasca un accordo con i 5Stelle. Siccome mi sono venuti i brividi a immaginare una manovra Renzi, Boschi, Fico e Toninelli, mi sono detto: facciamoli uscire allo scoperto. Offrendo ai 5 Stelle quello che chiedevano, la discussione sul taglio dei parlamentari. Ma ancora non va bene». La saldatura M5s-Pd sul calendario «è l’inciucio – commenta ancora Salvini – però, voglio proprio vedere Paragone e la Boschi che votano insieme la commissione d’inchiesta sulle banche. Oppure quella sulle case famiglia tipo Bibbiano. Aggiungo che, a differenza di quello che dicono Renzi e Di Maio, con il nostro governo non è in discussione quota 100 e non si toglieranno gli 80 euro».

«Semmai – continua Salvini – sarà doveroso verificare il reddito di cittadinanza. Ci arrivano centinaia di segnalazioni, molte delle quali a me personalmente, da parte di imprenditori che quest’anno non riescono ad assumere i lavoratori che avevano l’anno scorso». Salvini vorrebbe mettere Giancarlo Giorgetti al ministero dell’Economia. «Questo è quello che voglio e per cui lavoro». Sui rapporti con Silvio Berlusconi e Fi, dice di aver «letto cose da pazzi. Che si vogliono i notai per firmare gli accordi» ma tra loro non c’è stato alcun incontro. «Con Berlusconi – conclude – ci siamo sentiti per telefono».

«Non riuscirò mai a parlare male di Luigi Di Maio, perché abbiamo lavorato insieme correttamente e positivamente per tanti mesi, prima che cominciassero i no. Quando un governo, invece di fare, non riesce a costruire più nulla diventa come una coppia che passa il tempo solo a litigare. A Renzi mando un bacione, gli italiani lo hanno già provato e quindi lascio rispondere loro». conclude Salvini, stavolta ospite a No stop news su Rtl 102.5.

Commenti

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  • MICHELE MASTROMARINO 14 Agosto 2019

    Quindi se davvero ci sarà il tradimento verso il voto degli italiani, avremo di nuovo la delinquenza figlia della peggiore sinistra di sempre, nuovi sbarchi di migranti per rimpinguare le casse degli amici degli amici della peggiore sinistra di sempre. Gli italiani sono proprio un popolo di pecoroni.