Saltamartini: «Pd e M5S vogliono mettere le mani su tutto, glielo impediremo»

31 Ago 2019 13:05 - di Redazione

In preda al delirio da “poltronificio”, mentre l’unico dato certo è quello della crisi di governo che ha aperto il varco alla lottizzazione di ruoli e incarichi da parte dei due attori dell’intesa Pd e M5S, la lunga mano della cancellazione del quadro esistente insiste a voler azzerare quanto fin qui approntato: compreso la struttura delle commissioni parlamentari. Ma c’è chi dice no: e l’esponente leghista Barbara Saltamartini è in prima linea fra tutti contro l’arbitrario resettaggio delle relative presidenze in carica.

Saltamartini: è caduto il governo, no il parlamento

In carica perché, spiega molto semplicemente Barbara Saltamartini in un tweet, non è caduto il Parlamento. E allora, «dal Pd arriva scomposta richiesta di dimissioni ai Presidenti di Commissione leghisti, tra cui io», è l’agguerrito messaggio postato sui social dall’onorevole leghista, che poi aggiunge: «Rammento che è caduto il Governo non il Parlamento, quindi noi continueremo a fare il nostro lavoro seriamente nell’esclusivo interesse dell’Italia #crisidigoverno #m5spd #Contebis». E la spiegazione è semplice e tranchante: delle commissioni parlamentari tra Camera e Senato, 11 sono in mano alla Lega. Si rinnovano per regolamento ogni 2 anni e mezzo, cioè ogni giro di boa della legislatura. Giro di boa a cui non si come noto  arrivati.

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