Rivolta contro i Cinquestelle: «Venduti, penosi, siete pecore nelle mani del lupo»

6 Ago 2019 10:05 - di Massimo Baiocchi

«Ma come fate? La storia vi chiederà il conto. Di tutto». Una vittoria per Salvini, un problema in più per i Cinquestelle. Che ora, almeno sui social network, si trovano a dover affrontare la rabbia di quanti si sentono traditi dal voto al Senato sul dl Sicurezza bis. Troppo, evidentemente, per i sostenitori del Movimento, che hanno commentato con parole al vetriolo l’ultimo post del leader Luigi Di Maio, condiviso dalla pagina ufficiale 5S. «Vergogna» e «venduti», i commenti più gettonati, lanciati da quanti accusano i pentastellati di anteporre la poltrona alle ragioni che hanno da sempre ispirato i 5S. «Vergognatevi – gridano usando il maiuscolo -. Per paura di perdere le poltrone vi siete svenduti definitivamente al ministro della paura. Passerete alla storia come il partito scomparso più velocemente dalla scena politica. Siete i politici zero», scrivono. E notano come «ogni volta che votate i provvedimenti di Salvini perdete nei consensi, fossi in voi – consigliano – mi farei due calcoli».

Cinquestelle, la base (di sinistra) ricopre di insulti

E ancora: «Siete passati dall’avere la maggioranza e il supporto degli Italiani a post pieni di commenti di dissenso! Il popolo – recriminano – vi ha dato fiducia e ha fatto male. Tutte chiacchiere, allora, quelle di questi anni?». «Siete delle pecore nelle mani del lupo Salvini pur di non lasciare la poltrona», l’accusa che si aggiunge a dei “complimenti”, ma al veleno: «Confermato che siete completamente asserviti, non ci sono più speranze! Tra voi e Salvini non vi si può più sentire». «Movimento 5 poltrone», li chiamano, augurandosi che «possiate scomparire presto» perché «ci avevo sperato ma siete una delusione». E se per alcuni i pentastellati sono diventati nel tempo «penosi, disumani, e pure incoerenti con i valori che dicevate di avere e con la devozione alla legalità», per altri la colpa del «cambiamento in peggio» è da imputare al «virus della Lega» che «ha contaminato il movimento» e «se non avviate una terapia sarete in fase terminale entro un anno. Poi addio tutto», la profezia.

«Perderete anche lo zoccolo duro»

A preoccupare gli elettori anche il nodo Tav, che sancirebbe – secondo molti – la «rottura definitiva» perfino con lo zoccolo duro dei militanti. «Fate le valigie e tornate a casa», il consiglio dettato dalla delusione cocente. D’altra parte, spiegano ancora, «avete tradito il mandato, siete diventati i camerieri della Lega e di Salvini. Dovreste risarcire i vostri elettori come chiedete risarcimento a chi cambia casacca». «Vi ho difeso sempre, credevo nel sogno di un paese migliore», puntano il dito, mentre definiscono il decreto sicurezza «un insulto alla Costituzione». Imperdonabile, insomma, il cambio di rotta Cinquestelle. «Dovevate essere un movimento di rottura e di stimolo per migliorare i politici, invece ci state portando al tracollo» accusano, per poi domandare: «Con che faccia continuate a presentarvi davanti a tutti?».

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