Rimini, un inferno di violenze, umiliazioni e ricatti lungo 4 anni: l’ex compagno ai domiciliari
Un incubo lungo quattro, interminabili anni. Un inferno quotidiano fatto di umiliazioni psicologiche e vessazioni fisiche, di soprusi e violenze subiti dall’ex compagno, che la donna trovato il coraggio di interrompere rivolgendosi alla squadra mobile di Rimini per denunciarlo dopo 4, lunghi anni appunto. Ora l’uomo, un 50enne pugliese residente in Romagna, è finito agli arresti domiciliari.
Rimini, donna denuncia 4 anni di violenze subìti dall’ex compagno
Protagonista della vicenda è una donna di 36 anni, residente a Rimini, che lo scorso 14 agosto si è recata in Questura a Rimini la donna per raccontare la sua “odissea”, iniziata quando ha conosciuto il 50enne che, scontato un periodo di detenzione in carcere, si era stabilito a casa sua per una convivenza iniziata sui binari della normalità e che, dopo un paio d’anni, ha portato alla nascita di un figlio. I problemi sono iniziati quando la donna ha scoperto di una relazione extraconiugale del compagno e dei debiti da lui accumulati nella gestione di un esercizio commerciale a lui affidato, la cui licenza era in capo alla convivente. Allontanato da casa, il 50enne ha continuato a cercare l’ex compagna soprattutto per chiederle soldi per far fronte ai numerosi debiti. Dopo avere cercato inizialmente di sostenere l’onere economico derivante dalle richieste, la donna a un certo punto ha detto “basta” e così, nell’estate di 4 anni fa, sono cominciate le violenze fisiche e psicologiche, reiteratesi nel corso di tutto il periodo sino allo scorso 14 agosto.
Botte e ricatti: l’uomo è ai domiciliari
Numerose sono state le volte in cui la donna è dovuta ricorrere alle cure mediche ed è dovuta sottostare alle minacce dell’uomo il quale, pur commettendo parte delle violenze in luoghi pubblici e quindi alla presenza di testimoni, le intimava di non andare a denunciarlo pena ulteriori e più gravi conseguenze fisiche. In un’occasione, l’uomo si è scagliato contro la donna colpendola ripetutamente sotto gli occhi del figlio, fortunatamente prontamente allontanato dal luogo da un’amica della donna lì presente. Al termine degli accertamenti, gli investigatori della squadra mobile hanno riferito al Pubblico ministero il quale ha chiesto e ottenuto dal Gip del Tribunale di Rimini un’ordinanza di applicazione degli arresti domiciliari, eseguita ieri dagli uomini della mobile.