Richard Gere attacca ancora Salvini. E lui replica: «Caro buonista milionario, io non mollo»
Non la smette di fare facile demagogia, Richard Gere. «Se il vostro ministro spendesse del tempo con quelle persone, ascoltasse le loro storie, i loro traumi familiari, cambierebbe la sua visione. Lui fa di un’emergenza umana un caso politico. Ma è cattiva politica. Ho ammirato invece il ministro della Difesa Elisabetta Trenta: lei questo caso non può separarlo dalla sua coscienza», afferma l’attore in un’intervista al Corriere della Sera in merito alla vicenda della Open Arms, sulla quale è salito in segno di solidarietà e per portare visibilità al caso. Alla domanda “se vorrebbe incontrare Salvini”, Richard Gere risponde: «Sì, e sono sicuro che non è come si presenta in pubblico. Avrà una famiglia, figli, genitori. Vede la politica come un pretesto per aumentare il consenso. La vita può essere semplice, se sei onesto e parli con il cuore».
A Salvini, che gli ha detto di portarsi a casa sua a Hollywood i rifugiati, l’attore dice: «La cosa più importante è essere lì con loro e di fronte alle emergenze assumere decisioni immediate».
«Fra malati e minorenni immaginari e buonisti milionari, io non mollo!. #portichiusi e Mai con Renzi e col Pd!». È la risposta su Facebook di Matteo Salvini che posta una foto di Richard Gere con i migranti della Open Arms e l’intervista che l’attore americano ha rilasciato al Corriere della Sera.