Raggi e Zingaretti ricominciano a darsele di santa ragione sui rifiuti di Roma

2 Ago 2019 20:12 - di Il Cavaliere Nero

Virginia Raggi e Nicola Zingaretti ricominciano con la zuffa sui rifiuti di Roma. La proposta di piano rifiuti da parte della giunta regionale ha suscitato le ire della sindaca, che ha preso di petto pesantemente il governatore: “Abbiamo aspettato la Regione Lazio 7 anni per il piano rifiuti e ora propongono una nuova discarica a Roma, una nuova Malagrotta. Cosa fa Zingaretti, minaccia i romani?”. Il tema è sempre rappresentato dalla Grande Monnezza della Capitale.

Piano fermo al 2012

Il piano rifiuti del Lazio è fermo al 2012, era Polverini, potremmo dire. Da allora, la regione non è stata capace di aggiornarlo nonostante la validità triennale (che ora viene stabilita in sei anni…). La chiusura di Malagrotta – che era stata la discarica-icona dei sindaci di sinistra a Roma – ha provocato il caos perché non c’è stata un’alternativa.

O almeno non la si è cercata.

Finora, i rifiuti di Roma sono andati e ancora vanno fuori regione se non fuori Italia. Col risultato di pagare tariffe sempre più alte, sottraendo fior di quattrini ai contribuenti.

Discarica a Roma

Il piano Zingaretti prevede per Roma che nel suo territorio dovranno essere realizzati gli impianti che servono a chiudere il ciclo, compresa una discarica di servizio. Il che fa infuriare la Raggi. Insomma, la ‘guerra dei rifiuti’ sembra aver sparato le sue prime cannonate, e a giudicare dalle prime battute, non saranno le ultime.

Quel che appare incredibile è l’incapacità a dialogare tra le due amministrazioni, che pure sarebbe di interesse per i cittadini. Ma si preferisce il consueto gioco di propaganda, proprio sulla pelle dei romani. E quando a settembre scadrà l’ordinanza Zingaretti sulla raccolta dei rifiuti – adottata nelle scorsa settimane per evitare il disastro ambientale – lo scontro sarà ancora più forte.

Ormai ci si sta facendo il callo, ma è un danno continuo per la città. Che è ancora la Capitale d’Italia…

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *