Paragone prepara le valigie: «Se il M5S si accorda col Pd io non ci sto»

26 Ago 2019 11:35 - di Gianluca Corrente

«Nel caso di accordo con la Lega resto nel gruppo parlamentare M5S. Nel caso di un accordo con il Partito democratico vediamo». Gianluigi Paragone è in attesa. Per giorni ha combattuto la sua battaglia contro l’inciucio con il Pd. L’ha detto in tutte le salse il suo non ci sto. E ora è il momento di tirare le somme. «Io voglio vedere questo governo. Poi, magari, ripeto, mi sorprenderanno tutti. Metteranno una figura come Stefano Fassina o Emiliano Brancaccio ministro dell’Economia».

E Conte? «Gli manca forse un po’ di malizia», risponde ad Agorà. «Credo che anche nel discorso dell’altro giorno forse mi sarei coperto un po’ di più… In politica mai dire mai». E aggiunge: «Così come Salvini ha ammesso di aver sbagliato, penso che anche Conte possa rivedere le proprie posizioni».

«Avviso e cerco di mettere tutti in guardia», conclude Paragone. «Il blocco moderato si sta organizzando molto bene. Ecco perché il Movimento, secondo me, deve tornare a essere il Movimento che ha caratterizzato gli ultimi anni della politica italiana. Un Movimento che è contro il sistema. State attenti perché il blocco moderato non si coagulerà attorno all’asse Pd-M5S, ma attorno a questi nuovi personaggi tra cui sicuramente vedremo, non so quando, ma in un tempo non lontano, Urbano Cairo».

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