Pagamento digitale: smartwatch o fit tracker per avere sempre a disposizione denaro
Non solo carte di credito, ma anche orologi e braccialetti multitasking. Smartwatch o fit tracker. È la nuova frontiera dei pagamenti digitali, che vanno oltre la tesserina con chip e che sono sempre più light, smaterializzati e sempre di più accostati anche a dispositivi che ci aiutano a rimanere in forma.
Sono i cosiddetti “wearable device”, i dispositivi indossabili, che magari finora erano rimasti relegati a funzioni semplici e secondarie come, ad esempio, il conteggio dei passi e la misurazione della frequenza cardiaca. Ma che ora, grazie alla rapida diffusione della tecnologia contactless per i pagamenti e ai costi contenuti degli stessi dispositivi, stanno diventando un vero e proprio prodotto di massa.
Più fiducia nei pagamenti digitali
La crescita del mercato dei wearable device va di pari passo con la fiducia dei consumatori verso la tecnologia di pagamento contactless. Secondo gli ultimi dati diffusi a marzo 2019 dall’Osservatorio Mobile Payment & Commerce della School of Management del Politecnico di Milano, nel 2018 i pagamenti con carta in Italia salgono a 240 miliardi di euro, pari al 37% dei pagamenti delle famiglie italiane, pari ad una crescita del 9%. Gli italiani usano sempre di più la carta: il numero di transazioni pro capite è̀ oggi di 69,6 rispetto alle 60 del 2017. Un uso che viene esteso anche ai piccoli pagamenti, tanto è vero che il valore medio di ogni transazione è sceso dai 60,6 euro registrati nel 2017 ai 57 del 2018. I Mobile Proximity Payment, in particolare, hanno avuto una crescita molto importante (+650%), con oltre 15,6 milioni di transazioni effettuate in negozio con lo smartphone, per un equivalente di 530 milioni di euro.
Fitbit Pay, il portafoglio è al polso
Il sistema per pagare dallo smartwatch ovunque ci si trovi si chiama Fitbit Pay. Basta infatti abbinare