Open Arms rifiuta l’offerta della Spagna. E la sindaca di Barcellona evoca la crisi diplomatica

18 Ago 2019 18:40 - di Redazione
La nave Open Arms vuole entrare in Italia

La Ong Proactiva Open Arms scarta come “non fattibile” ad Algeciras lo sbarco dei 107 migranti a bordo della sua nave di fronte a Lampedusa, distante sei giorni di navigazione dal porto spagnolo. “Queste persone hanno bisogno di essere sbarcate immediatamente – ha detto un fonte della Ong ad Europa Press – stiamo in questo momento in una situazione di emergenza umanitaria e queste persone devono essere sbarcate”. “Ci sono sentenze che lo stanno dicendo da giorni”, concludono in riferimento alla sentenza del Tar. Oscar Camps, fondatore di Open Arms, è durissimo contro il ministro dell’Interno italiano: “Cos’altro serve a Matteo Salvini per la sua campagna politica? I morti?”.

“Ci prendono in giro”, commenta Giorgia Meloni. E Matteo Salvini definisce inaccettabile il comportamento della Ong: “La Ong spagnola rifiuta il porto offerto dalla Spagna! Incredibile e inaccettabile, organizzano crociere turistiche e decidono loro dove sbarcare? Io non mollo, l’Italia non è più il campo profughi d’Europa”.  “Open Arms – suggerisce Maurizio Gasparri – accolga la disponibilità di Sanchez ed essendo spagnoli se ne vadano in Spagna con i clandestini al seguito. Ora basta”.

La sindaca di Barcellona Ada Colau evoca intanto la possibilità di una crisi diplomatica:  “Signor presidente Sanchez – ha scritto su twitter Ada Colau – è troppo tardi per offrire Algeciras (per questo avevamo offerto il porto di Barcellona 12 giorni fa). Ci sono vite in pericolo che stanno di fronte a Lampedusa. Gli Stati della Ue devono obbligare Salvini a rispettare la legge e, se non lo fa, aprire una crisi diplomatica”. La decisione di Sanchez viene criticata dai popolari spagnoli:  “Perché prima non si poteva accoglie l’Open Arms ed ora sì? E cosa più importante: in futuro accoglieremo sulle coste spagnole tutte le Open Arms?”. Così il vice segretario dei popolari spagnoli, Antonio González Terol, attacca il presidente socialista facente funzioni, Pedro Sanchez, accusandolo di “sbandamenti” nella sua politica migratoria. Il governo spagnolo intanto minaccia azioni presso la Ue:  “Il governo spagnolo valuta la possibilità di agire presso l’Unione Europea o presso le istituzioni per i diritti umani e per il diritto marittimo internazionale, contro la posizione mantenuta dal governo italiano riguardo allo sbarco dei migranti a bordo della Open Arms”.


Vertice alla Procura di Agrigento

E’ in corso intanto un vertice in Procura ad Agrigento, come apprende l’Adnkronos, per seguire gli sviluppi dell’inchiesta sulla Open Arms. Il vertice è presieduto dal Procuratore capo Luigi Patronaggio, che coordina l’inchiesta per sequestro di persona e violenza privata aperta nei giorni scorsi in seguito a due esposti presentati dai legali di Open Arms e dai giuristi democratici. Partecipano alla riunione, tra gli altri, anche il Procuratore aggiunto Salvatore Vella e il pm Cecilia Baravelli. I magistrati seguono l’evolversi della situazione in continuo e stretto contatto con la Capitaneria di porto e la Squadra mobile di Agrigento, che conduce l’indagine.

Nel corso della riunione in Procura viene affrontata la novità sull’annuncio del governo spagnolo di offrire un porto sicuro alla nave della ong Open Arms. A questo punto ci potrebbero essere ulteriori sviluppi, tutti da verificare e l’indagine potrebbe subire una battuta di arresto.

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