Minacciato il prete anti-Gay pride: «Tua madre doveva abortirti, ti abortiremo noi»
«Tua madre doveva abortirti, ti abortiremo noi prete di m…». Don Davide Imeneo, direttore del giornale arcidiocesano L’Avvenire di Calabria ha avuto l’amara sorpresa di trovare nella cassetta della posta un foglio pieno di insulti. Il fatto è accaduto a Reggio Calabria. A minacciarlo un gruppo gay, che si è identificato con la sigla “Riscossa Arcobaleno”. Il sacerdote reggino nei giorni scorsi si era opposto al Gay Pride che si era tenuto nella città. In particolare don Imeneo era entrato in conflitto con il sindaco Pd di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà che aveva sostenuto il Pride 2019, sfilando con i gay, le lesbiche, i transgender e altri manifestanti.
Come riporta il Giornale, don Imeneo ha accusato Falcomatà di avere «una doppia morale sui diritti» (rilevando che il sindaco di Reggio Calabria aveva attaccato l’iniziativa pro famiglia naturale portata avanti attraverso il cosiddetto “Bus della Famiglia”) e lo ha sfidato a rispondere a due domande.
La prima verteva sulle intenzioni politiche del sindaco: «Può dirci pubblicamente se sostiene anche le posizioni più progressive dei soggetti promotori che sfilavano accanto a lei, quali l’adozione e l’affido dei figli alle coppie omosessuali?».
Come riporta ancora Il Giornale, il portavoce dell’arcidiocesi di Reggio Calabria-Bova don Imeneo ha spiegato che l’intento dell’Arcidiocesi era quello di «smascherare la doppia morale della politica, che strumentalizza i Pride ma che, alla prova dei fatti, è carente sul fronte dei diritti, di tutti i diritti. Ovviamente L’Avvenire di Calabria proseguirà indisturbato le proprie inchieste, la prepotenza non può spegnere la voce di chi è chiamato a raccontare la verità».