Migranti, gen. Arpino: «Modificare Mare Sicuro non farebbe l’interesse dell’Italia»

21 Ago 2019 14:01 - di Redazione

Non deflettere da Mare Sicuro. Perché modificare l’atteggiamento sui migranti non farebbe gli interssi dell’Italia. A dirlo non è Salvini ma il generale Mario Arpino, ex capo di stato maggiore della Difesa. In sostanza, chi conosce lo stato dell’arte non ha dubbi: “Mare Nostrum era un’operazione umanitaria, mentre Mare Sicuro era un’operazione di sicurezza, di difesa. Se torniamo indietro, cioè, alle condizioni di Mare Nostrum e quindi di fatto ad andare a pesca dei migranti nel Mediterraneo, faremo una bellissima figura con Papa Francesco e con tante anime belle ma non faremo certo gli interessi dell’Italia. La missione Mare Sicuro era stata messa in cantiere per una questione di sicurezza”. L’ex capo di stato maggiore della Difesa e dell’Aeronautica ha quindi ricordato che “nessuna delle missioni Nato ed Europee avevano lo scopo diretto di andare a prendere i migranti, lo scopo era difendere i confini ma alla fine si sono trasformate tutte in una sorta di Mare Nostrum, anche Sofia era così – ha proseguito il generale Arpino – La terza fase delle operazioni, che doveva impedire la partenza dei barconi dalle coste libiche, non è mai stata attuata. Perché l’avvio dipendeva dall’approvazione del Consiglio di Sicurezza dell’Onu, che si è sempre opposto a queste operazioni e dipendeva anche dagli accordi con la Libia che non sono mai stati accettati”. “Dal punto di vista politico è chiaro ci sono delle forze che hanno favorito tutto questo sin dall’inizio, come i governi Renzi e Gentiloni hanno sempre favorito questo trasporto di massa in Italia e solo in Italia – ha concluso Arpino – Sono accordi presi dai nostri ministri prima dell’arrivo di Salvini e se torniamo indietro e Mare Sicuro farà la fine di Mare Nostrum ma non faremo certo gli interessi dell’Italia”. Chiaro, no?

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