M5S, tensione per il voto su Rousseau: le cordate degli anti-Pd crescono e fanno paura

31 Ago 2019 11:06 - di Fabio Marinangeli
maggioranza

Lo spettro del voto su Rousseau continua a turbare le truppe pentastellate. Il giorno della consultazione online per decidere sull’alleanza col Partito democratico si avvicina sempre di più. Ma non si placano malumori e tensioni all’interno del corpaccione parlamentare grillino. Mentre i vertici del M5S riflettono sul quesito da sottoporre alla base, molti eletti guardano con preoccupazione al voto. Il rischio è che potrebbe – in caso di “niet” dei militanti – complicare la formazione del nuovo esecutivo giallorosso.

M5S, c’è anche il timore dei sabotatori

A quanto apprende l’Adnkronos da fonti parlamentari stellate, tra i deputati e i senatori si fa spazio il timore di un intervento dei cosiddetti “sabotatori”. «So che molti attivisti si stanno organizzando per dire no in massa all’accordo coi dem. Questo ci sta creando molti grattacapi», racconta off the records un deputato alla prima legislatura. Ma, viene spiegato, “preoccupano” quelle migliaia di persone «iscritte da tempo a Rousseau». Il motivo? «Magari negli ultimi anni sono passate alla Lega e non ci votano più». «Questa volta – esagera un eletto – non possiamo sbagliare, perché se andiamo a casa poi, al prossimo giro, prendiamo il 4%».

Le cordate anti-dem e i governisti

Raccontano, per esempio, di uno Stefano Buffagni molto teso per le cordate che potrebbero formarsi in vista della votazione per condizionarne l’esito in ottica anti-dem. Buffagni, che si è sempre definito un governista, sarebbe molto infastidito dalle voci degli ultimi giorni che lo descrivono come filo leghista e ai suoi interlocutori ricorda le querele ricevute dal leader del Carroccio Matteo Salvini negli anni in cui era consigliere regionale in Lombardia.

Non credibile l’allarme hacker

Per quanto riguarda il presunto allarme hacker, la prospettiva che la piattaforma della democrazia diretta grillina venga bucata dai pirati informatici non viene considerata credibile dal M5S, che ha smentito la notizia di un attacco al sito con un post sul Blog delle Stelle. «Con la nuova area voto – osserva una fonte vicina al mondo Rousseau – gli attacchi hacker sono molto ridimensionati».

Quell’articolo che turba…

Ma non è escluso qualche problema di sovraccarico nel corso delle operazioni di voto. Intanto non è passato inosservato in alcune chat pentastellate un articolo del 27 agosto dal titolo Governo col Pd, il M5S sta cadendo in una trappola micidiale tesa da Renzi per annientarlo completamente, pubblicato sul sito “Silenzi e Falsità”. Diversi pezzi dello stesso tenore, tra l’altro, sono apparsi sul medesimo blog. Nulla di particolarmente rilevante se non fosse che il sito in questione è gestito da Marcello Dettori, fratello di Pietro, il fedelissimo di Davide Casaleggio e responsabile della comunicazione del vicepremier Di Maio.

Commenti

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  • Virginia Vianello 31 Agosto 2019

    Con la nuova area voto – osserva una fonte vicina al mondo Rousseau – gli attacchi hacker sono molto ridimensionati».
    Molto ridimensionati non vuol dire totalmente annullati