L’ultima bugia di Renzi: “Non si può votare in autunno sennò si va in recessione”
«Non mi interessa avere ragione, ma dare una prospettiva all’Italia». Fidatevi, lo dice Matteo Renzi. E se lo dice il bomba, noto anche come Pinocchio, potete stare sicuri che è il contrario. «Puoi sopportare un insulto – dice l’ex premier a Repubblica – ma non puoi sopportare una recessione causata dalla stupidità e dalla cialtroneria. Se si va a votare quando lo dice “capitan Fracassa” Salvini, non evitiamo l’innalzamento dell’Iva e arriva la recessione. Se il Pd va al 25% tutti diremo: che bel risultato. Ma il Pd al 25% significa opposizione. E aumenta l’Iva». «Usa e Cina litigano sui dazi. La locomotiva tedesca si è fermata, il pil della Germania è a -0,1%. I sovranisti miopi – rileva l’ex segretario Pd – grideranno: evviva! Un uomo delle istituzioni dice: qui rischiamo la recessione. La botta sui consumi di un’Iva al 25% non sono solo i 700 euro all’anno che rischia di perdere ogni famiglia, ma il sentimento di sfiducia che si creerà. Se si va a votare a ottobre, chiunque vinca, è recessione. Una persona civile prima mette in sicurezza il Paese, che significa mettere in minoranza Salvini, poi va a votare». La Lega, sostiene Renzi, «ha sbagliato mossa. Salvini è bravo con le dirette Facebook ma non ha capito che il Parlamento è una cosa seria e che questo Paese non è Twitter. Detto questo: la manovra non sarà lacrime e sangue. Non ci possiamo permettere un governo dell’austerity e dei tecnici». Non lo dice esplicitamente, ma è chiaro che nel governo vorrebbe mettere i suoi fedelissimi. A cominciare dalla Boschi. In un governo con i grillini (magari con la Taverna) dopo tutti gli insulti che si sono scambiati?