L’Aquila, il sindaco: «Centinaia di milioni di euro bloccati da pastoie burocratiche»
Genova per noi non è solo uno straordinario brano della tradizione cantautorale italiana. Genova, per noi è anche un brutto ritratto e un monito. È il tragico quadro del ponte Morandi che, giusto un anno fa, seppelliva 43 vite sotto le macerie, simbolo di un’Italia che crolla troppo velocemente e ricostruisce troppo lentamente. Una nazione che non è in grado di spendere in tempi certi le risorse destinate alle infrastrutture necessarie alla modernizzazione del Paese (le reti materiali) e al benessere e alla tutela delle comunità locali (sedi per l’istruzione, ospedali, presidi anti-dissesto). Secondo un rapporto del 2018 dell’Agenzia della coesione territoriale sui tempi di attuazione delle opere pubbliche, infatti, la media di durata di un appalto – dall’avvio della progettazione preliminare all’esecuzione dei lavori – è pari a 4 anni e mezzo, un dato che sale progressivamente con l’aumento dell’importo dei quadri economici. Per gli interventi tra i 5 e i 10 milioni di euro, il costo di una scuola di medie dimensioni, per intenderci, servono di norma quasi otto anni, tanto quanto impiegato per la costruzione dei 755 chilometri dell’Autostrada del Sole, avvenuta tra la primavera del 1956 e l’autunno del 1964.
L’analisi di Ignazio Visco
L’Aquila sta rinascendo ma…
Va invertita con coraggio la rotta
Al prossimo governo legittimato dal voto popolare spetta il compito di invertire con coraggio e decisione la rotta, partendo da una normativa quadro sulle emergenze e sulle ricostruzioni, sulla velocizzazione dei procedimenti per gli interventi sugli edifici strategici, sul potere derogatorio degli enti locali, conciliando il tutto con i principi di legalità, di trasparenza e di efficienza della macchina amministrativa. Per sintetizzare: leggi più semplici, controlli più severi. Perché solo un rilancio degli investimenti pubblici, unito alla riforma del sistema fiscale per famiglie e imprese e alla tutela del Made in Italy sotto le sue mille sfaccettature (produttivo, culturale, turistico, paesaggistico), è in grado di rimettere in cammino il Paese e farlo uscire dalle secche della stagnazione economica.