La Ue spudorata nell’appoggio al Conte bis: sulla manovra economica sarà ricompensato

30 Ago 2019 13:09 - di Vittoria Belmonte

Non c’è solo il tweet di Trump a pesare sulla nascita del governo Conte 2. Una ingerenza bella e buona che un tempo la sinistra avrebbe aspramente criticato, mentre ora si bea di quell’endorsement dimenticando i piagnistei per il muro ai confini del Messico.

Ci sono gli auguri di Juncker, che augura a Conte di portare a compimento il suo progetto, e anch’essi hanno il loro peso, nonostante la fama di uccello del malaugurio che si porta appresso il presidente della Commissione Ue.

Ma c’è soprattutto quella frase, quella pronunciata dal commissario europeo al Bilancio uscente Gunther Oettinger: il nuovo incarico conferito a Conte è “uno sviluppo positivo” perché ora  ci si aspetta dall’Italia “un governo pro-europeo che non lavori contro l’Europa”. E poi la promessa: Bruxelles “è pronta a fare qualsiasi cosa per facilitare il lavoro del governo italiano quando entrerà in carica e per ricompensarlo”, ha aggiunto Oettinger, affermando che “ci sarà più spazio per una politica sociale, anche se i socialdemocratici sanno bene che il debito illimitato nell’eurozona è un danno per tutti”.

Auguri a Conte anche dal vicecancelliere e ministro delle Finanze tedesco, il socialdemocratico (Spd) Olaf Scholz, ha dichiarato che l’incarico per la formazione di nuovo governo in Italia è “una buona notizia per l’Europa”. “Mi rallegro che con ogni probabilità in Italia finisce la crisi di governo e può ora prendere il timone un governo nuovo, stabile e progressista”, ha aggiunto Scholz.

Dunque non appare poi così infondata, dinanzi a dichiarazioni di questo tenore, la tesi sostenuta da Matteo Salvini di una crisi eterodiretta e di un governo agli ordini di Bruxelles, di Macron e della Merkel.

Un elemento che neanche da sinistra viene sottovalutato, e persino da un giornale, Il Fatto, che sostiene l’alleanza-Frankenstein tra M5S e Pd. Scrive infatti oggi Peter Gomez: “Del resto era stato proprio Oettinger, membro della Cdu tedesca, nel maggio 2018, a vedersi attribuire la frase choc, poi in parte rettificata, “i mercati spingeranno gli italiani a non votare i populisti”. Intendiamoci – continua Gomez – se la Ue ci concede una flessibilità maggiore questo è un bene per tutti gli italiani. Ma concedere flessibilità agli esecutivi considerati amici e pretendere rigore da quelli nemici è qualcosa che mina dalle fondamenta il sogno della democrazia europea… anche per questo in Italia la Ue è tanto impopolare. Perché è ingiusta”.

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